Ha fatto e sta facendo rumore la presa di posizione del consiglio comunale di Piancastagnaio. La maggioranza del consiglio comunale di Piancastagnaio ha votato contro (con l’astensione della minoranza) la proposta presentata dalla Provincia di Siena di modifica dello statuto della società Sienambiente spa che, allo stato attuale, prevede la distribuzione delle quote azionarie nel 60% ai soci pubblici e nel 40% al socio privato, Iren Ambiente Toscana Spa ente capofila. Il consiglio comunale pianese ha quindi espresso voto contrario all’approvazione della proposta di deliberazione consiliare come trasmessa dall’amministrazione provinciale di Siena dando pertanto mandato al sindaco di Piancastagnaio Luigi Vagaggini affinché manifesti il proprio dissenso alle modifiche statutarie proposte nell’assemblea dei soci di Sienambiente o attraverso un voto contrario assembleare o attraverso la non partecipazione all’assemblea stessa.
Il sindaco di Piancastagnaio Luigi Vagaggini commenta la questione e parla del rischio di un’abdicazione dei poteri di maggioranza dei soci pubblici in favore del socio privato. Questa una delle motivazioni alla base del voto contrario espresso dal consiglio comunale pianese sul tema di Sienambiente.
Secondo Luigi Vagaggini “l’eventuale approvazione delle modifiche statutarie comporterebbe una sostanziale abdicazione dei poteri di maggioranza dei soci pubblici in favore del socio privato, consegnando a quest’ultimo il totale controllo della società, nella quale lo stesso socio privato si troverebbe in condizioni di maggioranza assembleare nell’approvazione dei bilanci, nel nominare l’amministratore delegato e la maggioranza dei consiglieri di amministrazione. Considerando quanto sopra esposto, lo stesso consiglio comunale ha rilevato come l’effettivo controllo pubblico della società Sienambiente costituisca necessaria garanzia e indefettibile presupposto per la tutela dei cittadini in merito a un servizio pubblico di primaria importanza e di grande rilevanza sociale, economica e ambientale e che, pertanto, il mantenimento di tale controllo, sia indiscutibilmente da conservare e, anzi, rafforzare ove possibile”.