Sono 94 le pratiche già deliberati per un valore di 3milioni e 408mila euro sul plafond Coronavirus stanziato a marzo scorso, lo comunica la Fises – rispetto all’ultimo aggiornamento di luglio le pratiche concesse sono aumentate di 18 unità -.
Nel corso del 2020 la Finanziaria senese di sviluppo ha deliberato poco meno di 11 milioni di euro distribuiti al territorio nel corso del 2020, fino a fine ottobre, con 200 pratiche deliberate. “Sono dati davvero importanti – commenta il presidente della Finanziaria Senese di Sviluppo, Massimo Terrosi – numeri che testimoniano un impegno completo per le imprese. Non ci siamo mai fermati. Abbiamo e stiamo facendo tutto quello che è nella nostra mission per stare vicini alle imprese, rispondere alle loro esigenze, anche guardando lontano, pensando al ruolo che Fises gioca oggi e può giocare domani”.
Entrando nel dettaglio, le pratiche per l’attività ordinaria sono state 48 per un totale di 4.784.000 euro. Di queste, 1 è stata dedicata alle nuove attività per un valore di 90mila euro. Continua l’impegno per l’imprenditoria giovanile e femminile di Fises. Sono infatti 21 le pratiche in questo campo per un valore di 1.455.000 euro, di queste 12 sono dedicate a nuove attività per un investimento di 722mila euro. Le pratiche deliberate sul plafond liquidità sono 37 per un importo totale di 1.332.000 euro, di queste due sono dedicate a nuove attività per un valore di 70mila euro. Come già detto sono già state deliberate pratiche nell’ambito del plafond Coronavirus per un valore di 3.408.000 euro, 94 le pratiche in totale, di cui 3 per nuove attività per un importo di 120mila euro. “Significa che anche nell’ambito di un dramma come lo è la pandemia – sottolinea il presidente – anche in questo campo riusciamo a sostenere imprese che vogliono nascere e persone che vogliono investire”.
Il 53,21% degli investimenti sono stati investiti nell’area urbana senese per un valore di 5.842.000 euro e 100 operazioni. Seconda zona è la Valdelsa, con il 17,48% degli importi deliberati, un totale di 1.920.000 e 34 operazioni. Segue l’Amiata, 8,29%, 910.000 mila euro. Staccate di poco seguono Val d’Arbia e Val di Merse con importi similari: 7,26% e 7,29%, 797mila euro e 800mila euro. Ed ancora, Valdichiana e Chianti (4,42% e 2,05%, rispettivamente 485.000 e 225.000).
I settori di attività prevalenti si confermano commercio, turismo e artigianato. In particolare da turismo e commercio, i settori tra i più colpiti dal Covid, sono arrivate richieste importanti. Quindi solo commercio e turismo insieme coprono la percentuale del 68,50% degli importi deliberati per un valore di 7.433.000 euro, segue l’artigianato con il 17,16% degli importi per un valore di 1.884.000.
La metà delle delibere presentate sono arrivate dalle associazioni di categoria e l’altra metà da studi professionali e direttamente dalle aziende. Tempi rapidi per le risposte. Sette sono i giorni per le operazioni deliberate dal direttore e quattordici per il cda.
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