Isole green, finanziamenti per infrastrutture, agricoltura di precisione. Si muovono su questi tronconi le proposte su cui sta lavorando l’associazione senese Equosistema, dopo aver letto le oltre 200 pagine del Piano nazionale di ripresa e resilienza che è stato licenziato dal Governo Draghi.
“L’Italia ha tante risorse da gestire ed è una bella conquista, adesso bisogna capire come verrà attuato in futuro”, commenta il presidente di Equosistema Ernesto Campanini che però muove anche una critica: “non si parla abbastanza dell’argomento della riduzione dei rifiuti, che è essenziale per la circolarità. Lì è mancato il coraggio”.
In Tema di ambiente sono comunque tanti gli spunti, contenuti nel capitolo dedicato alla Rivoluzione verde e transizione ecologica, a cui saranno destinati 70 miliardi di euro, da prendere in considerazione. “Ci sono molti aspetti che possono essere legati al territorio senese e a quello della Toscana meridionale”, osserva Campanini. Il discorso si focalizza sull’agricoltura di precisione: “E ‘una risorsa fondamentale per Siena, per la Maremma e per la Valdichiana. Cercheremo di contattare le aziende e gli imprenditori che già la sfruttano e c’è l’occasione per far sì che anche altre realtà inizino a sfruttare i benefici portati da questo tipo di agricoltura”, continua.
Ad Equosistema interessa anche il progetto delle isole green. Che cosa sono? “Sono isole che possono diventare “progetti-faro” per quanto concerne il tema della gestione dei rifiuti e della circolarità. In questi territori non ci sono le caratteristiche necessarie per ospitare termovalorizzatori”, spiega Campanini. Il Pnrr ne ha individuate 19 in tutta Italia (Capraia e l’Isola del Giglio in Toscana) e la proposta di Equosistema è quella di rendere anche la Toscana del sud un’isola green. “E’ un territorio con bassa densità di popolazione, che non ha una vocazione industriale – dice il presidente dell’associazione-. Possiamo diventare un laboratorio per la riduzione ed circolarità dei rifiuti. Per ottenere l’energia potremmo sfruttare il territorio aumentando il numero di pannelli solari o altre fonti rinnovabili e usando anche le possibilità che ci vengono date dal Superbonus”.
Focus anche sui treni. Il Piano prevede importanti investimenti nei trasporti ferroviari. L’obiettivo è ottenere significativi miglioramenti nei tempi di percorrenza. “Ma ad oggi la provincia sarebbe esclusa da questi finanziamenti – rileva Campanini-. Tutto il territorio deve farsi sentire con un progetto definitivo, per esempio sul raddoppio della tratta Siena – Firenze”. Campanini aggiunge: “nel 2022 è previsto l’inizio dei lavori per il raddoppio tra Empoli e Granaiolo e per l’elettrificazione di tutta la tratta Empoli – Siena, quest’ ultima cosa prevede un investimento da 100 milioni di euro. Potremo però risparmiare questi fondi, scommettendo invece su treni con una propulsione che si basa su altre fonti d’energia”. Ancora Campanini: “Se elettrifichiamo facciamo qualcosa che è già vecchio, il rischio è rimanere fuori dal futuro”.
Marco Crimi