Stanotte a Poggibonsi c’è stato un furto in negozio cinese che tratta abbigliamento e oggettistica varia. La vetrata della porta d’ingresso dell’esercizio pubblico è stata distrutta con un mattone. L’intervento dei Carabinieri del locale Nucleo Operativo e Radiomobile è stato immediato. Gli uomini della gazzella di turno hanno richiesto la presenza del titolare e con questi hanno verificato l’entità del furto. La spaccata ha prodotto danni tutto sommato minimi rispetto a quello che avrebbe potuto essere. Si è privilegiato la rapidità dell’ azione invece di migliorare la quantità del bottino. Dalla cassa sono state sottratte le monete che sono state lasciate come cambio per l’apertura del giorno successivo. I militari, rinvenendo un’etichetta sulla strada sono poi risaliti ad un giubbotto in pelle che pure risulta essere stato sottratto, così come alcuni orologi di produzione cinese, esibiti in una piccola bacheca di vetro. Invitato il padrone del negozio a recarsi presso la locale Stazione per formalizzare una denuncia sugli avvenimenti della notte, i militari hanno deciso di tentare la sorte. Facendo un rapido excursus mentale sui possibili autori di un atto del genere, sulla base dei trascorsi di diversi pregiudicati della zona hanno concluso che uno degli autori o forse l’autore solitario del delitto potesse essere un ventenne di Staggia, già noto per precedenti analoghi episodi. Al giovane quel giubbotto sarebbe calzato a pennello. Se così fosse stato, vista l’ora, questo forse era diretto a casa propria e non sarebbe mancato il tempo per raggiungerlo per strada. In caso diverso I Carabinieri avrebbero battuto altre piste. A cinque km di distanza, non lontano da casa propria, i Carabinieri del radiomobile valdelsano hanno raggiunto quel ragazzo che era per strada a quell’ora della notte, da solo sulla propria autovettura. Lo fermano e lo perquisiscono. Il ragazzo è agitato come chi sa di dover nascondere qualcosa. Da una tasca dei pantaloni salta fuori un sacchetto con logo e ragione sociale della ditta derubata, contenente numerose monete. Al polso il ragazzo porta uno degli orologi rubati e il giubbotto indossato è quello scomparso e dal quale egli ha strappato l’etichetta per poterlo subito indossare. E pensare che inizialmente il titolare del negozio non si è reso conto della mancanza di quel giubbotto. Ora sul ragazzo pende una denuncia per furto. Dovrà a breve risponderne alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siena.