Massaggiatrici che proponevano prestazioni sessuali extra in cambio di pagamenti che oscillavano dai 50 ai 100 euro. Il fatto è accaduto a Poggibonsi in un centro massaggi cinese ed è stato scoperto dai carabinieri della compagnia del Comune Valdelsano.
“La struttura era assiduamente frequentata da avventori e fortemente pubblicizzato anche su siti internet con fotografie di avvenenti donne orientali in pose osé palesemente volte ad attirare l’attenzione dei clienti”, spiegano i militari che hanno quindi avviato un’articolata attività d’indagine, coordinata dalla Procura di Siena, ponendo in essere mirati servizi di appostamento con ausilio di telecamere per monitorare gli accessi dei clienti, oltre ad intercettare conversazioni telefoniche tra la maitresse ed i clienti, finalizzati a stabilire gli appuntamenti, talvolta concordandone già il prezzo.
Le attività hanno permesso agli uomini dell’Arma “di monitorare innumerevoli accessi quotidiani al centro massaggi da parte di clienti di ogni estrazione sociale e scoprire che durante le sedute le “massaggiatrici”-spiegano-, tutte di etnia cinese, erano solite” proporre prestazioni sessuali extra in cambio, appunto, di pagamenti.
Tutti i gravi indizi acquisiti hanno fatto convergere le responsabilità penali a carico di una coppia di cinesi residente a Prato, “la quale periodicamente faceva visita al centro massaggi per consegnare viveri ed ovviamente curare gli illeciti interessi economici, stimati in circa 30 mila euro al mese-spiegano ancora i carabinieri-. I due gestori dell’attività illegale sono stati, quindi, denunciati per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione ed il Gip presso il Tribunale di Siena, condividendo l’impianto accusatorio, ha emesso due ordinanze di misure cautelari (obbligo di dimora nel comune di Prato) nei confronti dei responsabili, nonché, il sequestro preventivo della stessa attività commerciale, tutto eseguito dagli investigatori dell’Arma in data odierna””.