E’ ripreso questo pomeriggio al tribunale di Siena il processo Ruby ter che vede imputati l’ex presidente del consiglio Silvio Berlusconi con l’accusa di corruzione in atti giudiziari e Danilo Mariani, pianista delle feste di Arcore, per il reato di falsa testimonianza, alla quale sarebbe stato indotto con pagamenti di somme di denaro dallo stesso Berlusconi nell’ambito dell’inchiesta sulle “olgettine”. Nell’udienza di oggi è stato sentito come testimone dell’accusa Marco Ciacci, commissario della polizia di stato di Milano che ha svolto a suo tempo indagini sulla vicenda e attualmente capo dei vigili urbani del capoluogo lombardo. Secondo le intenzioni del Pm Valentina Magnini il commissario doveva fare un quadro generale sulla indagini riguardanti la vicenda complessiva che ha originato il processo, sottolineando l’esigenza “di ampliare la testimonianza”. Scopo dell’accusa quindi è quello di dimostrare appunto che il versamenti di somme di denaro a Mariani erano un modo per indurlo alla falsa testimonianza e non una prestazione di lavoro. Nella sua deposizione Marco Ciacci ha puntualizzato che le indagini riguardanti i pagamenti che sarebbero stati effettuati da Berlusconi a Mariani sono iniziati nel 2010. La difesa degli imputati si è opposta sottolineando che il processo senese riguarda la posizione oltre che di Berlusconi del solo Danilo Mariani, che fin dal 2006 partecipava alla feste di Arcore. Il dibattimento riprenderà il prossimo 11 luglio. La difesa ha annunciato la presenza di un proprio testimone il tecnico contabile Gianfranco Sandolini a cui seguirà il 14 settembre quella del professor Andrea Perini anche lui esperto del settore. La Pm Magnini dovrebbe convocare per l’udienza di Luglio come testi tre ragazze che hanno partecipato alle feste di Arcore.