sciopero del 12 dicembre 2014
“E’ una modalità inammissibile”, così attacca Filcams Cgil di Siena dopo che la multinazionale di profumerie Douglas ha annunciato la chiusura di oltre 120 punti vendita in Italia. Il sindacato ha aperto lo stato si agitazione
Di questi due sono in provincia: uno Siena e uno a Poggibonsi. A Poggibonsi, riferisce la Cgil, due lavoratrici sono in cassa integrazione mentre a Siena sono coinvolte altre 5 lavoratrici. “Se tutte le catene distributive che hanno avuto dei cali di fatturato nel 2020 procedessero così si andrebbe verso la tragedia occupazionale collettiva- commentano dalla sigla-. Non basta che Douglas Italia dichiari di mantenere il dialogo con le organizzazioni sindacali nazionali, si deve impegnare a non chiudere i punti vendita. Tra l’altro Douglas ha beneficiato di importanti contributi e aiuti economici da parte dell’Italia e adesso non può e non deve ripagarci così!”.
“Non è superfluo ricordare – prosegue la Filcams Cgil provinciale – che si tratta di occupazione prevalentemente femminile, donne che hanno già pagato il prezzo più alto di questa crisi sanitaria. Immaginiamoci cosa potrebbe accadere se venisse sbloccato il divieto di licenziamento, si andrebbe verso un dramma sociale. Serve invece senso di responsabilità e non puntare unicamente al profitto”. La Cgil conclude: “ribadiamo la richiesta di sviluppare un piano industriale di ampio respiro che dia valore al capitale umano”.
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