Protocollo economia circolare di AdF, primo tavolo di monitoraggio: oltre 2 milioni di euro di affidamenti

A distanza di un anno dall’evento di lancio del Protocollo di Economia Circolare, AdF ha convocato ieri (26 luglio) online le associazioni di categoria e gli istituti di credito per il tavolo di monitoraggio, finalizzato a condividere i risultati ottenuti e le prossime azioni da sviluppare insieme con tutti gli stakeholder.

AdF, proprio per l’ideazione del protocollo di economia circolare, aveva ricevuto un importante riconoscimento nazionale dal Forum Compraverde Buygreen 2020, evento dedicato a politiche, progetti, beni e servizi di Green Procurement pubblico e privato, per un’economia più giusta e sostenibile nella sezione Vendor Rating e Acquisti Sostenibili.

Ecco i numeri del tavolo di monitoraggio: sono 99 i fornitori qualificati al 30 giugno 2021, con un incremento del 300% dalla fine del 2020, così come gli importi relativi agli affidamenti diretti e le procedure di gara che hanno interessato le imprese del territorio all’interno del Protocollo di Economia Circolare, per un totale di 2,12 milioni di euro a fronte di poco più di 250mila euro a fine 2020.

“Ringrazio tutti voi che avete creduto e credete nel Protocollo, in questo patto territoriale per ripartire insieme, per i risultati raggiunti ad oggi – dichiara Roberto Renai, presidente di AdF – Lo dimostrano anche i numeri: uniti siamo più forti, insieme la strada per la ripresa economica è meno impervia. Da parte nostra, i risultati raggiunti ci spingono a impegnarci ancora di più in questo percorso partecipato e condiviso, per continuare a dare un sostegno concreto al territorio”.

Una soddisfazione e uno sguardo prospettico verso il futuro condiviso da tutti i partecipanti al tavolo di monitoraggio: Banca TEMA, Banca MPS, CNA Grosseto, Confartigianato Grosseto e Siena, Confesercenti Si, ANCE e Confindustria Siena.

Un contributo importante alla diffusione, allo stimolo alle aziende nell’iscrizione agli albi e alla valorizzazione del protocollo è stato il ruolo delle Camere di Commercio di Arezzo/Siena e Grosseto/Livorno.

Positiva quindi questa prima esperienza di un progetto innovativo, dove la componente ambientale diventa un elemento di estrema importanza nella transizione ecologica del territorio e delle imprese stesse.