Psicologo nelle case della salute e a scuole per affrontare le fragilità emotive causate dal covid. Questa la risoluzione approvata dal consiglio regionale della Toscana che impegna la Giunta ad implementare l’offerta di servizi psicologici all’interno del servizio sanitario regionale.
Durante la pandemia è peggiorata la condizione psicologica delle persone, soprattutto i più giovani. E ‘quanto riferisce l’Ordine degli psicologi toscani.” Tra le emergenze segnalate dagli psicologi rilevanti aumenti di stati di tristezza e apatia, crisi di collera, alterazione del rapporto con il cibo e altre patologie”, spiega una nota.
“Vogliamo contribuire a far diventare la Toscana una regione all’avanguardia sui temi della salute psicologica. La salute psicologica delle persone non ha bandiere, non ha colori, ma è un sacrosanto diritto di tutti”, ha detto la presidente dell’Ordine degli psicologi della Toscana Maria Antonietta Gulino .
Tra le nuove figure individuate c’è lo psicologo di assistenza primaria, “un sevizio che possa aiutare ed alleggerire nel loro carico i medici di assistenza primaria, e possa indirizzare i cittadini a percorsi di cura di secondo livello se necessario- spiegano dall’ordine” e ancora lo psicologo scolastico “che possa rispondere ai bisogni immediati di alunni, professori, personale scolastico e famiglie, facendo da screening per le maggiori difficoltà emergenti e aiutando a prevenire e ad agire su fenomeni tipo il bullismo, l’abbandono scolastico, le difficoltà di apprendimento, fenomeni di dipendenza da sostanze e disturbi del comportamento alimentare”, prosegue il testo.
“Accogliamo con favore questa risoluzione del Consiglio – commenta l’assessore alla sanità Simone Bezzini – in una fase emergenziale come quella attuale, la pandemia non è più solo un’emergenza sanitaria ma anche psicologica. Sono sicuro che la Giunta si attiverà per recepire e dare seguito a quanto indicato come priorità dagli psicologi toscani che ringrazio per il lavoro che stanno quotidianamente svolgendo”.
Tra gli obiettivi che la risoluzione si propone, c’è quello dell’istituzione a livello nazionale del servizio di psicologia di cure primarie e su questo la risoluzione impegna la Giunta regionale ad attivarsi nei confronti del Parlamento e del Governo per discutere ed approvare i disegni di legge presentati.