Quale futuro dopo il Covid? Frediani: “Ciò che viviamo durerà per anni. Aperto nuovo capitolo della storia”

“Sarà difficile pensare tutto quello che stiamo vivendo si esaurirà nei prossimi anni. Si è aperto un grosso capitolo”. Bruno Frediani, direttore del dipartimento di Scienze Mediche e anche responsabile area medico-chirurgica della covid unit al policlinico Le Scotte di Siena, cerca di definire quello che potrebbe essere il futuro all’ospedale di Siena dopo l’emergenza sanitaria. Nell’area covid delle Scotte la pressione sta calando: oggi, mercoledì 12 maggio, i pazienti sono 88 di cui 14 in terapia intensiva e 39 in media intensità. “Ma non pensiamo di riuscire  a chiuderla nuovamente”, chiarisce. E in autunno cosa accadrà? “Dobbiamo attendere il tipo di scenario che uscirà fuori: non sappiamo se il virus sarà aggressivo come qualche mese fa o se la campagna vaccinale avrà avuto effetto. Siamo  però ottimisti: ci aspettiamo la svolta data dalle vaccinazioni”,  afferma Frediani che aggiunge : “dovremo però vaccinare ampi strati di popolazione per alcuni anni”, continua. “Attendiamo inoltre gli anticorpi monoclonali. In ospedale abbiamo iniziato la sperimentazione di quelli di Tls verso i nostri pazienti. Altri monoclonali sono già in uso . continua Frediani-. Il problema sarà produrre quantità importanti di questi farmaci che siano al servizio della popolazione italiana ed europea. L’anticorpo di Toscana Life Sciences si fa intramuscolo e resiste alle varianti,  per questo ci sarà  molta richiesta”. E nell’immediato? “dovremo concentrarci a seguire i pazienti che avranno problemi e complicazioni per diversi mesi, dopo la dimissione” e “dovremo recuperare una serie di attività medico chirurgiche che hanno sofferto”.