Siamo la provincia dove si vive di più ma dove si viene anche truffati online. Siena conquista il primato nell’indice “Speranza di vita alla nascita” ( da noi si vive in media 83,7 anni contro gli 82 ‘nazionali ndr.) ma è una delle città dove vengono denunciate maggiormente le truffe e le frodi informatiche (sono 542,8 all’anno contro la media italiana che è del 218,4 ndr-).
I dati emergono dalla classifica sulla Qualità della vita 2021 de Il Sole 24 ore. Complessivamente ci piazziamo 15esimi, scendendo di 4 posizioni rispetto al 2020. La 32esima edizione della classifica premia Trieste. Il podio si completa con Milano e Trento, mentre Crotone è fanalino di coda. In Toscana siamo medaglia d’argento e veniamo dopo Firenze.
Sei gli indicatori generali della classifica dove sono contenuti 90 diversi parametri – 15 a macro area-: “Ricchezza e consumi”, “Affari e lavoro”, “Demografia società”, “Ambiente e servizi”, “Cultura e tempo libero”, “Giustizia e sicurezza” . Noi andiamo bene per “Giustizia e sicurezza” dove scaliamo 35 posizioni e diventiamo 28esimi, ma scendiamo al 45esimo posto per “Affari e lavoro”. I piazzamenti migliori li otteniamo per “Demografia e società” (15esimi; +11 posizioni) e per “Cultura e tempo libero”(12esimi; -7). L’indagine del giornale scatta la fotografia delle ripresa post-pandemica nei vari territori del Bel Paese.
Ricchezza e consumi – Cresce del 7,8% il valore aggiunto pro capite -sono le migliaia di euro a valori correnti – e si assesta a 29. Scendono perà del 3,6% sia il dato medio degli affitti – calcolato in euro al mese per appartamenti nuovi di 100 mq in zona semicentrale nel comune capoluogo-, che ora è pari 1060 (media italiana è di 620), sia il prezzo medio di vendita delle case -euro per mq- che tocca quota 2650 euro. A Siena c’è inoltre un’esposizione media in termini di debiti di oltre 40mila euro. I lavoratori dipendenti percepiscono 21mila euro all’anno, contro i 19mila ‘nazionali’. I pensionati invece ottengono un reddito annuo di poco superiore ai 20mila euro.
Affari e lavoro – Nel territorio il 73,3% dei cittadini tra 20 e 64 anni ha un lavoro ed i neet, tra chi ha un’età compresa tra 15 e 29 anni, sono il 14,9%. Questi, insieme al minor numero di ore di cassa integrazione autorizzate, sono gli indicatori ‘virtuosi’ rispetto al resto d’Italia. Andiamo male però in termini di infortuni sul lavoro: ce ne sono 17,8 ogni 10mila occupati. Basso il dato dell’imprenditorialità giovanile: solo lo 0,1% dei nostri under 35 è titolare di un’impresa.
Giustizia e sicurezza – In provincia sono state fatte 2159 denunce per ogni 100mila abitanti (media nazionale è di 2831). Vengono commesse pochissime rapine e furti di automobili ma purtroppo sono tanti i furti in abitazione: 177 denunce ogni 100mila abitanti (174 è il dato italiano). Altre criticità si registrano nelle frodi informatiche, appunto, e nei delitti informatici (ne vengono segnalati 36 ogni 100mila cittadini).
Demografia e società – Oltre al dato sulla speranza di vita ci deve riempire d’orgoglio l’indice sui medici specialisti: siamo secondi in Italia e ne abbiamo 49,5 per ogni 10 mila abitanti (quasi 20 punti in più rispetto alla media nazionale). Nel nostro territorio inoltre tanti stranieri diventano italiani: siamo ai vertici per quanto riguarda il parametro delle acquisizioni di cittadinanza. I problemi emergono quando si parla di nascite: ogni mille abitanti nascono 6 bambini(media nazionale è di 6,5). Un dato quest’ultimo che si riflette anche sull’argomento “dipendenza degli anziani”: per ogni 100 cittadini in età attiva, dai 15 ai 64 anni, ci sono 43 over65, sintomo di un’innalzamento dell’età media locale.
Ambiente e servizi – A Siena la raccolta differenziata è del 50%, 10 punti percentuali in meno al dato nazionale. Non ci sono piste ciclabili: 100 abitanti possono usufruire di 1,7 metri, la media italiana è di 9,2 metri. I nostri istituti penitenziari sono sovraffollati e occupati al 116,9%. Infine non produciamo abbastanza energia rinnovabile: 297 kwh a persona contro una media di 508. Le note dolenti finiscono qui, adesso possiamo prenderci il merito di essere una smart city: otteniamo un punteggio pari a 698 (media nazionale 521) in un indice che calcola 36 paramenti diversi( tra cui servizi online, wifi pubblico, open data, tecnologie di rete)
Cultura e tempo libero – In questa voce possiamo contare su 5 fiori all’occhiello: librerie, ce ne sono 12,1 ogni 100mila abitanti, siamo terzi in Italia; aziende agrituristiche, ne abbiamo 33,3 ogni 100 chilometri quadrati, siamo secondi; spesa dei Comuni per la cultura, vengono investiti 14 euro pro capite, siamo settimi in Italia; patrimonio museale, ci sono 4,5 musei ogni 100 km2, più del doppio rispetto alla media nazionale; offerta culturale, vengono fatti 33 spettacoli per ogni mille abitanti