“Settanta grammi di hashish occultati all’interno di generi alimentari sottovuoto in un pacco destinato ad un detenuto alta sicurezza”. A segnalarlo è Pellegrino Stefano Sorice, coordinatore territoriale Uilpa per la polizia penitenziaria di San Gimignano. Il fatto è accaduto ieri mattina nel carcere di Ranza “e solo grazie all’encomiabile lavoro degli addetti al controllo pacchi si è potuto evitare che la sostanza in questione fosse introdotta all’interno dell’Istituto e recapitata al detenuto interessato”, ci tiene a precisare Sorice che poi lancia un allarme: “nonostante la meticolosità con cui vengono svolti i controlli, i tentativi di introduzione di sostanze aumentano e con loro il rischio che qualcosa giunga a destinazione-spiega-. Non è un mistero, infatti, che spesso all’interno delle carceri italiane riescano ad entrare oggetti non consentiti, occultati con metodi e mezzi sempre più sofisticati e, come abbiamo potuto constatare di recente, con drastiche conseguenze”. Oltre i tentativi di introduzione Sorice vuole anche denunciare “l’inadeguatezza di leggi che dovrebbero fungere da deterrente per il verificarsi di queste situazioni e la carenza di personale disponibile ed impiegato rispetto alla mole di lavoro nei reparti in cui i gli agenti prestano servizio e che abbiamo più volte segnalato”. Per il sindacalista inoltre “è impensabile che il provveditorato Toscana-Umbria non abbia ancora istituto il reparto cinofilo che questa organizzazione sindacale ha più volte richiesto – continua- Intanto grazie agli agenti interessati per la diligenza con la quale continuano a svolgere il proprio lavoro e la nostra lode per l’ottimo risultato conseguito”.