Con le risorse del Recovery Plan “la priorità deve andare alle categorie su cui più di tutti la crisi dell’ultimo anno è stata scaricata, ossia le partite Iva e tutto il comparto della sanità che ha mostrato, al contempo, il suo lato migliore nella gestione dei pazienti e il suo lato più fragile con i grandi tagli degli anni passati”. Lo affermano in una nota congiunta i consiglieri comunali del gruppo Impegno Civico che risponde al Pd di Siena che “chiede conto al comune di Siena, volendo sapere quali e quanti investimenti saranno la priorità per la nostra comunità”, proseguono. “Per parte nostra non possiamo che notare, anzitutto, che il Recovery Plan è stato accolto come una grande vittoria del governo precedente e già questo è significativo- continuano-. Bisogna essere contenti di essere il paese più sussidiato d’Europa? Ma la nostra preoccupazione principale è che a forza di parlare di Recovery Plan ci si scordi che l’economia reale è fatta dal Pil di un paese e non da investimenti europei che rischiano, tra l’altro, di non arrivare mai se non vengono presentati dei progetti validi e realizzabili nel sistema Italia. Qualcuno si scorda, sovente, che l’economia reale non è fatta solo di smart working ma anche di baristi, ristoratori, albergatori, ambulanti, gestori di palestre e la lista sarebbe infinita”, aggiungono. I consiglieri poi concludono: “In questo senso apprezziamo molto l’iniziativa e l’impegno del Cardinale Augusto Paolo Lojudice per stimolare tutta la città, nelle varie articolazioni, per un impegno comune per il lavoro e l’occupazione. Il resto è da valutare con grande attenzione ma se non ripartiamo dallo scheletro del paese, cioè il lavoro, sarà difficile avere un futuro per tutto il resto”.