Libri da colorare, puzzle, memory cards, tanti sorrisi e parole di conforto: è la miscela di simpatia e calore umano che Caterina Bellandi (conosciuta da tutti come Zia Caterina, artefice del progetto di solidarietà Milano 25 dal nome del taxi che guida a Firenze) ha portato ieri pomeriggio nelle corsie dell’ospedale di Nottola. Tappa obbligata i reparti che ospitano i più piccoli, Pediatria e neonatologia, per il “Progetto umanizzazione delle cure” che sta portando nelle strutture della Toscana.
L’intento del progetto, si afferma, è “testimoniare quanto nei percorsi di malattia sia importante anche il sostegno umano, per condividere i momenti di difficoltà e portare sollievo. Milano 25 Odv dispone di continui nuovi supporti ludici e materiale cartaceo attraverso il quale poter raccontare a bambini, giovani e adulti come l’esperienza di diventare supereroi di Milano 25 abbia trasformato il percorso terapeutico di chi ha scelto di farsi accompagnare da Zia Caterina e i suoi volontari, in progetti di spensieratezza e sollievo”.
“Se posso sorridere io, nonostante quello che ho passato – ha detto Zia Caterina a Nottola –, gli altri forse penseranno che possono farlo anche loro… E il mio sorriso spero possa diventare contagioso per tutti i bimbi e le loro famiglie”.
“L’attenzione nei confronti dei bambini nei percorsi clinici non può essere solo assistenziale – afferma Flavio Civitelli, direttore Uoc Pediatria e neonatologia dell’ospedale di Nottola –, il ruolo di chi si occupa del loro benessere relazionale è un elemento insostituibile anche a fini terapeutici. E personalità come Zia Caterina, con la sua iniziativa di solidarietà, sono da accogliere con piacere e sostenere nel loro percorso”.
Zia Caterina ha poi visitato anche l’Hospice dell’ospedale di Nottola. “Rivolgere il pensiero anche verso chi soffre e si avvia al cammino più duro e conclusivo della sua vita, in questo percorso centrato sul benessere relazionale rende, a mio giudizio, ancora più profondo il messaggio dell’umanizzazione delle cure che viene veicolato con questa iniziativa – afferma Concetta Liberatore, dirigente medico delle Cure palliative dell’ospedale di Nottola –. L’Hospice è dimora di cura e sollievo della sofferenza del corpo e dell’anima e unisce sapientemente, tra l’etica e i bisogni, i sentimenti più puri del paziente e della sua famiglia, percepiti nei vari e cruciali passaggi che li accompagnano in questo percorso di fine vita. Ciò, unito al rigore metodologico e alla serietà professionale di quanti operano nel settore (medici, infermieri, operatori sanitari, volontariato), è quanto di più nobile si possa rappresentare, oggi nella nostra società”.
Nella lista rientreranno ventidue comuni senesi sul totale dei novantadue toscani, oltre il 60% di…
Il calendario dell’Avvento di Siena News vuole essere quest’anno un omaggio particolare al nostro pubblico:…
Approvato lo schema di convenzione tra la società della salute senese e i Comuni soci…
AdF continua a investire nell’innovazione: a Campagnatico e Trequanda prende il via l’attività di installazione…
Su di lui pendeva un ordine di carcerazione emesso dalla procura di Siena nel 2021.…
Il cardinale Augusto Paolo Lojudice ha celebrato ieri mattina, venerdì 20 dicembre, la Santa Messa…