“Regeneration Opera”, al via la rassegna lirico-sinfonica al Teatro dei Rinnovati

“Regeneration Opera”. Parte a Siena la rassegna lirico-sinfonica presso il Teatro dei Rinnovati, allestita da Amat con la consulenza culturale di Quirino Principe e con la coproduzione del Comune di Siena.

Un felice inizio, che vede la giovane Orchestra di Amat, la Unconventional Orchestra, debuttare nel teatro senese con un progetto pluriennale sostenuto dal Ministero della Cultura.

Il programma per il prossimo autunno prevede tre produzioni musicali dirette da Concetta Anastasi, in scena da ottobre a dicembre: Pierino e il Lupo di Prokof’ev con Il Carnevale degli Animali di Saint-Saens (22 ottobre), la Terza Sinfonia di Beethoven con La Bella Magelone di J. Brahms (30 novembre) e l’opera lirica in un atto Gianni Schicchi di Puccini (6 dicembre). Tutti gli spettacoli saranno in orario serale.

Al centro i giovani artisti e il giovane pubblico, coinvolto direttamente a vari livelli, partendo dall’infanzia per arrivare alle scuole superiori. Gli spettacoli in cartellone prevedono anche rappresentazioni mattutine dedicate alle scuole cittadine, legate ad attività divulgative proposte da Amat e gestite insieme ai docenti. La rassegna rientra all’interno del progetto Regeneration Opera, un percorso pluriennale fatto di musica, formazione, ricerca e nuove tecnologie, volto alla divulgazione culturale e nello stesso tempo all’innovazione delle forme e delle prassi, per guardare alla cultura come a qualcosa di vivo. Una difficile, ma non impossibile sintesi fra tradizione e tradimento, due parole apparentemente di senso opposto, che tuttavia condividono la stessa radice, non per caso. Una strada sperimentale che avvia un processo di contatto e dialogo tra generazioni in campo culturale e musicale.

Il progetto è svolto in collaborazione con il Comune e sostenuto dal Consiglio Regionale Toscano, dal Ministero della Cultura e dal contributo della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, grazie al programma Reset. Vede il coinvolgimento attivo della Fondazione Antico Spedale Santa Maria della Scala e di due istituzioni appartenenti all’Università di Siena, il Master in Comunicazione di Impresa e il Fab Lab del Santa Chiara Lab. È in corso, infatti, la progettazione di prototipi legati a una nuova proposta per la fruizione della musica dal vivo: lo scopo è quello di incentivare i giovani alla partecipazione attiva e, allo stesso tempo, portarli a conoscere e sperimentare direttamente la magia senza tempo del teatro.

“Siamo lieti di poter collaborare con Amat attraverso una stagione parallela a quella teatrale all’insegna di grandi nomi del panorama musicale internazionale – spiega l’assessore alla Cultura del Comune di Siena Pasquale Colella Albino – cercare di avvicinare i giovani alla cultura e al teatro deve essere certamente un obiettivo da porsi anche come amministratori ed è quello che abbiamo cercato di fare anche con il cartellone 2022-2023 presentato dai Teatri di Siena”.

“Per ideare questo progetto – spiega Francesca Lazzeroni, direttrice generale di Amat – siamo partiti da alcune domande: qual è l’ostacolo che separa i giovani dalla “cultura” come la intendiamo noi, dal teatro, dalla musica sinfonica e lirica? Cosa fare per entrare nel loro raggio di interesse, quali forme e nuove narrazioni utilizzare? Per aiutarci a rispondere a queste domande, durante la fase preparatoria del progetto, abbiamo interpellato e coinvolto circa un centinaio di giovani del territorio regionale con questionari e sessioni di brainstorming. Abbiamo attivato tavoli di coprogettazione con i giovani senesi, grazie alla collaborazione con il Liceo Scientifico Galileo Galilei di Siena per scendere nel concreto e scrivere
quella parte del progetto che abbiamo volutamente lasciato in bianco, legata alla loro partecipazione attiva”.

“Il nostro punto di partenza è ascoltare i ragazzi” – aggiunge Costanza Renai, coordinatrice dei progetti artistici di Amat – cercare di capire le loro aspettative e iniziare con coraggio e flessibilità a immaginare qualcosa di nuovo e creativo, mettendoci in gioco come operatori culturali: insomma se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto”.

“Nel fare questo – aggiunge Concetta Anastasi, direttrice artistica di Amat – abbiamo come punto fisso e imprescindibile la qualità: intesa come preparazione e professionalità dei docenti dei laboratori, come profondità dei contenuti da trasmettere e come livello artistico delle nostre proposte culturali. Ma intesa anche come qualità della relazione e dello scambio intergenerazionale tra allievi e docenti: desideriamo che chi sceglie i nostri percorsi cresca professionalmente in un ambiente sereno e costruttivo e, perché no, che continui a lavorare con noi”.

La rassegna aprirà il 22 ottobre ai Rinnovati un grande nome internazionale, Pamela Villoresi, che sarà la voce narrante della favola “Pierino e il lupo”. Capace di entrare camaleonticamente in ogni tipo di ruolo e di stupire ogni volta per maestria e versatilità, l’attrice si è da sempre dedicata anche al teatro musicale. I due titoli proposti compongono uno spettacolo per tutti, bambini e adulti, in un’antologia di “musica narrante” dove gli animali sono protagonisti, caratterizzata da molteplici piani di lettura.

“Pierino e il Lupo” è una fiaba musicale scritta da Sergej Prokof’ev nel 1936. I tratti della favola e della fiaba si mischiano in una drammaturgia semplice, ma sagace, dove, con apparente leggerezza, sono descritti alcuni drammatici rapporti di forza nella lotta per l’indipendenza e la sopravvivenza: il severo nonno da una parte e il nipote coraggioso sprezzante del pericolo dall’altra, il gatto e l’uccellino, l’anatra e il lupo, i cacciatori. Pierino decide di affrontare un lupo che si aggira nei boschi, ma il nonno tenta di proibirlo. Dopo varie peripezie del bambino e degli animali che partecipano alla vicenda, non manca il lieto fine con la vittoria di Pierino, che dimostra ai cacciatori che l’astuzia è stata più efficace dei fucili.

Sia la voce narrante che la musica contribuiscono a portare avanti la storia, dove ogni personaggio è rappresentato da uno strumento musicale dell’ orchestra e ne viene caratterizzato, divenendo riconoscibile grazie al timbro dello strumento e ad un particolare motivo melodico.

Grandi nomi del panorama musicale anche per l’esecuzione del “Il carnevale degli animali” che vedranno esibirsi al pianoforte, insieme all’orchestra, Patrizia Montanaro e Luigi Caselli. È questa un’opera pungente e satirica, scritta da Camille Saint Saëns nel 1886, che fu rappresenta solo 36 anni più tardi dopo la morte dell’autore, per sua esplicita richiesta. Gli animali presentati, leone, galli e galline, canguri, asini, tartarughe, elefanti ed altri sono caratterizzati ciascuno da uno stile compositivo diverso e sono un pretesto per alludere a tipi e difetti umani e probabilmente anche a precise persone all’interno della cerchia dell’autore. Per questo motivo egli non volle rappresentare pubblicamente l’opera finché fosse stato in vita. Dirigerà Concetta Anastasi.

Tutti gli spettacoli avranno inizio alle ore 21. Prenotazione biglietti a partire dal 19 ottobre dalle 13 alle 19 chiamando la biglietteria del Teatro al numero: 3312358945. Ritiro biglietti il 21 e il 22 ottobre dalle 17 alle 20.