Dai banchi dell’opposizione continuano a piovere critiche per la scelta del sindaco Luigi De Mossi di fare un rimpasto di giunta con Pasquale Colella nuovo assessore alla cultura di Siena e Stefania Fattorini al turismo e commercio.
Alessandro Masi, consigliere del Pd, nel ricordare che già dopo le dimissioni di Sara Pugliese il suo partito ” aveva richiesto una riunione della conferenza dei capigruppo per un Consiglio urgente in merito alla crisi dell’amministrazione comunale” rileva come “questa richiesta di portare la discussione in consiglio comunale non è stata però raccolta, occorrendo per la convocazione dei capigruppo la firma di tanti capigruppo che rappresentassero almeno 1/5 del consiglio comunale. Così, Siena ed il suo consiglio comunale sono stati fermi più di un mese, prima di apprendere ieri dalla stampa le decisioni sul rimpasto di giunta, ormai a meno di un anno dalla convocazione dei comizi elettorali del 2023”.
Masi attacca: “Il mandato infatti volge al termine e non sarà un rimpasto di giunta a tempo scaduto a riscattare cinque anni di cattiva amministrazione, correndo ai ripari per recuperare la senesità della giunta o la deriva di destra dell’esecutivo di De Mossi. E’ chiaro a tutti, infatti, che questa amministrazione è una miscela di destra e trasformismi”.
Sul caso è intervenuta anche Sena Civitas che ha parlato del rimpasto di De Mossi come del “classico parto del topolino-si legge in una nota-. Ad un anno dalle elezioni ciò che è riuscito a trovare sono solo due persone disponibili a salire sul suo carro. Questa è la verità. Qualcuno dovrebbe avere il coraggio di dire le cose come stanno. Il sindaco De Mossi avrebbe voluto andare più a fondo. Sostituire, non soltanto l’assessora che si era dimessa e cambiare Tirelli, ma anche rimuovere altri due se non tre assessori. La verità è che in alcuni casi non ha potuto perché tenevano “santi protettori” e poi perché bisogna essere votati al sacrificio ad entrare in campo l’ultimo anno, prendersi le responsabilità dei predecessori e dover rispondere dei tanti guai e disagi da questi provocati ai cittadini”.
“Non ha trovato sostituti, questa è la verità, che la dice lunga sullo stato di salute della litigiosa compagine di maggioranza di piazza del campo -continuano da Sena Civitas- E, a ben vedere, l’argomento usato per la sostituzione di Tirelli “più senesi” resta monco , considerato che in giunta restano un Assessore lucchese, uno di Poggibonsi e una fiorentina”.