Lo stato d’emergenza non è finito, ma la proroga concessa dal Fisco lo è.
Proprio oggi, 31 agosto, sono in previsione 4 milioni di cartelle di pagamento in arrivo a favore dell’Agenzia delle Entrate. Una percentuale che oscilla tra il 16 e il 25% di quelle rimaste in transito (20-25 milioni), che si conta di recuperare durante l’ultimo quadrimestre dell’anno.
Riepiloghiamo la situazione. L’emergenza Covid aveva sospeso a marzo 2020 le cartelle di pagamento riferite ai ruoli che gli enti creditori hanno affidato all’Agenzia per la riscossione. Il Decreto Sostegni-bis ha permesso ai contribuenti di pagare quanto dovuto in scadenza 2020, ripartendolo nei mesi di luglio, agosto, settembre e ottobre 2021. Per il 2021, invece, ad oggi non c’è alcuna deroga in vista: l’Agenzia delle Entrate farà cassa il prossimo 30 novembre.
Sale, quindi, la preoccupazione per molti contribuenti che sono ancora in stato di emergenza. L’estate, per bar, ristoranti e stabilimenti balneari è stata migliore delle attese sia nel mese di luglio, che, soprattutto, in quello di agosto in cui si è registrato un vero e proprio boom, con il tutto esaurito nella maggior parte delle zone balneari. Soffrono, secondo un’indagine di Fipe-Confcommercio città d’arte come Roma, Firenze e Venezia.
Zona bianca, libertà, movimento, arrivo di stranieri: sembra quasi l’immagine di un film, eppure è una pagina di questa pandemia ancora in corso.La mia città, Siena, tra luglio e agosto, è stata molto visitata. Mi capita spesso di percorrere le vie del centro storico e di respirare la sua bellezza immutabile, nonostante la severità di questo tempo. Ma due mesi non fanno il bilancio di un anno, come direbbe un qualsiasi bravo contabile.
La Bce, che guarda sempre dall’alto, nell’ultima riunione di luglio avverte che le nuove varianti del virus continuano ad essere una delle principali preoccupazioni per la ripresa economica globale e dell’area dell’euro. La robusta crescita nei prossimi mesi è attesa, ma il mercato del lavoro continua a soffrire, mentre sempre la Bce ha aperto, in tema di politica monetaria, a non mantenere necessariamente tassi di interesse bassi per molto tempo, se verranno raggiunti gli obiettivi di inflazione.
Insomma, un ritorno alla normalità che presenta ancora diverse incognite. Tuttavia, le cartelle di pagamento ripartono. Contraddizioni di scelte politiche erogate in pillole in ambito di economia reale, sulla scia dell’urgenza.
Come più volte scritto nei miei articoli la politica fiscale è un’arma fondamentale per far ripartire l’economia, e lo vediamo bene nell’ambito delle ristrutturazioni edilizie, che oggi sono incentivate dal risparmio fiscale, e ricevono favore nell’investimento. Certo, per le cartelle di pagamento stiamo parlando di tasse dovute, ma perché non prorogarle se lo stato d’emergenza non è finito? O, almeno permettere, in situazioni riscontrabili di bassi ristori e bassi guadagni, di trovare una soluzione per mantenere aperte le attività e supportare il mercato del lavoro.
Le difficoltà sono ancora in corso e la normalità si intravede appena.
Maria Luisa Visione
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