Durante i servizi di controllo del territorio della Polizia di Stato, disposti dal Questore Pietro Milone, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, hanno bloccato in centro due cittadini polacchi, un uomo 44enne ed una donna 46enne, mentre si stavano dando alla fuga dopo aver rubato le offerte in Chiesa.
I due avevano, infatti, appena effettuato l’ennesimo furto. In particolare, erano stati poco prima notati e redarguiti da un addetto alla vendita di souvenir, all’interno della Basilica di San Domenico, mentre erano intenti a trafugare il denaro da una cassetta delle offerte dei fedeli. Dividendosi i compiti, mentre la donna cercava di coprire l’operato dell’uomo, lui si dava da fare armeggiando all’altezza della fessura della cassetta delle offerte nei pressi dell’acquasantiera.
Ai rimproveri dell’addetto alla vendita dei souvenir, hanno cercato di dileguarsi tra la folla dei turisti, ma l’equipaggio della Volante, subito intervenuto, è riuscito a bloccarli nelle vicinanze della Chiesa.
Condotti in Questura sono stati sottoposti a perquisizione. Addosso avevano tutta l’attrezzatura della quale si erano dotati per asportare abilmente il denaro dalle cassette: varie pinze, strumenti ed attrezzi con nastro biadesivo.
Celata tra gli indumenti anche una considerevole somma di denaro: circa 450 euro tra banconote italiane ed estere e numerose monete, il tutto provento del furto all’interno della Basilica e, verosimilmente, vista l’entità della somma, anche in altri luoghi di culto della città.
Dagli accertamenti svolti dai poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico entrambi sono risultati veri professionisti nel settore.
A loro carico numerose denunce e condanne per reati commessi con le stesse modalità, e svariati provvedimenti di allontanamento da varie località della Toscana ove avevano perpetrato le loro azioni criminose.
Gli agenti, dopo aver sequestrato il denaro provento dei furti e l’attrezzatura trovata addosso ai due, li hanno denunciati per furto aggravato.Il Questore ha contestualmente emesso nei loro confronti un provvedimento di divieto di ritorno nel comune di Siena per 3 anni. Continuano ora gli accertamenti da parte degli agenti della Questura per verificare se e quali altri luoghi di culto siano stati oggetto di preda da parte della coppia.
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