Un altro importante passo nel percorso per dare nuova vita all’ex convento ed ex carcere di San Domenico. Il Consiglio comunale ha infatti adottato la proposta di Piano di Recupero del complesso presentata dal concessionario Opera Laboratori, che per l’ex-carcere investirà 20 milioni di euro, come previsto dal contratto siglato lo scorso anno
Dopo la pubblicazione del Piano sul Burt si apriranno i 30 giorni di partecipazione dei cittadini previsti per legge, poi il Piano tornerà in Consiglio comunale per la sua definitiva approvazione che produrrà i suoi effetti quando si sarà chiusa la conferenza paesaggistica indetta dalla Regione Toscana, sempre ai sensi della normativa regionale. Una volta chiuso il Piano di Recupero il concessionario potrà presentare il progetto definitivo sulla base del quale avviare i lavori di risanamento e riqualificazione previsti dall’Accordo di Valorizzazione, mentre sono già state eseguite le opere indifferibili e urgenti per evitare crolli o ulteriore depauperamento del bene.
“Abbiamo portato a termine un’altra tappa del percorso finalizzato a ridare vita all’ex carcere, dopo aver autorizzato i lavori urgenti per tenerlo in piedi – spiega il sindaco di San Gimignano Andrea Marrucci -. In questi tre anni abbiamo lavorato intensamente assieme alla Regione in questo complicato iter amministrativo che prevede oltre 20 milioni di investimenti privati su di un bene culturale pubblico e gigantesco come il San Domenico. Ringrazio per questo il concessionario, la Soprintendenza e gli uffici comunali che stanno facendo un lavoro incredibile per un Comune delle nostre dimensioni. Adesso lavoriamo per l’approvazione definitiva del Piano e poi per l’approvazione del progetto definitivo, a seguito del quale potranno iniziare le opere di risanamento e valorizzazione e riportare il San Domenico alla fruizione pubblica in un mix di funzioni previste dall’Accordo di Valorizzazione siglato 11 anni fa”.
Il Piano di Recupero si pone i seguenti obiettivi strategici: limitazione del consumo del suolo e riqualificazione del patrimonio costruito in disuso; attenzione agli aspetti paesaggistici ed ambientali e alle aree a “margine”; incentivazione di un mix funzionale costituito da residenza, attività artigianali, commerciali, direzionali e di servizio; regolazione dei flussi turistici e turismo sostenibile; permeabilità del tessuto urbano. Tali obiettivi realizzano interessi e finalità di natura pubblica, concretizzando le strategie di rifunzionalizzazione proprie dell’Accordo di Valorizzazione, garantendo: a) la salvaguardia del bene, nel rispetto del valore testimoniale, storico, architettonico e monumentale del Complesso; b) la sua restituzione alla fruibilità collettiva, attraverso la riqualificazione di un’importante porzione del centro storico di San Gimignano, secondo un modello di continuità, pianificazione e sviluppo in diretto riscontro dei principi di conservazione e salvaguardia dei caratteri storico-architettonici del territorio; c) la valorizzazione delle potenzialità culturali del complesso.
Il progetto prevede un’arena da mille posti a sedere per teatro e lirica al posto di quella che fu l’ora d’aria per i detenuti, un percorso panoramico per i visitatori da cui ammirare lo skyline di San Gimignano al posto del camminamento di ronda, nuovi spazi pubblici per la collettività, una struttura ricettiva esperienziale con camere ricavate nelle ex celle del convento. E poi ancora un’area convegni e spazi per ospitare botteghe artigianali locali, associazioni, e gallerie multimediali. E’ il futuro dell’ex carcere ed ex convento di San Domenico nella celebre città delle torri, secondo il progetto di restauro e valorizzazione della vasta area, circa 7 mila metri quadri nel cuore del centro storico Patrimonio Mondiale dell’Umanità, di proprietà del Comune di San Gimignano e della Regione Toscana.
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