“Un 2018 da record per il turismo nel comune di San Quirico d’Orcia. Una trend di crescita in linea con gli ultimi anni”. Lo sottolinea Luciano Gorelli, vicesindaco e assessore al turismo, analizzando i dati sul turismo che riguardano il comune valdorciano.
Nel 2018 si sono registrate 184.303 presenze (pernottamenti totali) – con un aumento dell’8 per cento sull’anno precedente e del +11% rispetto al 2016 – con un presenza media di 505 persone in ogni giorno dell’anno. Gli ospiti 2018 (arrivi) sono stati 80.535, con un incremento del 12 per cento rispetto al 2017 e del più 26% sul 2016.
Nel 2017 invece i pernottamenti sono stati 170.946, con 71.803 arrivi, ed una presenza media giornaliera di 468 persone. Anche il 2016 era stato un anno positivo rispetto ai precedenti, con 165.783 pernottamenti totali e 454 turisti presenti giornalmente.
“Una crescita turistica che prosegue anno dopo anno – sottolinea l’assessore al turismo Gorelli –, anche il 2018 è cresciuto in termini di presenze e di arrivi rispetto all’anno precedente. Il dato che mi piace sottolineare è il numero di presenze giornaliere (505 nel 2018) che testimonia come si sia allungata la stagione turistica anche nei periodi cosiddetti di bassa stagione, fatto che fino a qualche anno fa non avveniva. Anche in queste settimane di inizio 2019, strutture ricettive e ristoranti registrano presenze di turisti italiani e stranieri”.
Turismo fondamentale per questo territorio, ormai conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo, per le bellezze paesaggistiche, storico-artistiche ed architettoniche, per l’enogastronomia e gli appuntamenti dedicati alle produzioni tipiche, al folclore e culturali. «I risultati sono il frutto del lavoro fatto in questi anni – aggiunge l’assessore al turismo – sia da parte dell’Amministrazione comunale con la cura del territorio e gli eventi; ma anche delle strutture che operano sul territorio e che sono sempre più di alto livello. Ognuno sta insomma facendo la propria parte: il turismo oggi a San Quirico, oltre a essere il pilastro economico di questo territorio, crea valore aggiunto e nuove opportunità di occupazione; con la nascita di servizi e nuove attività dedicate al turismo; ristoranti e strutture, la crescita dei prodotti tipici provenienti da attività agricola, professionalità nell’edilizia e nell’artigianato. Bisogna continuare a lavorare per mantenere alto questo standard, in termini di numeri e di qualità, senza snaturare le caratteristiche dell’offerta turistica, basata sulla qualità e la vivibilità del nostro territorio».