I sindacati della dirigenza medica e sanitaria ospedaliera (ANAAO,FP CGIL, CIMO,CISL MEDICI,FASSID, UILFPL,AAROI EMAC)guardano con interesse alle linee programmatiche presentate in Consiglio comunale dalla attuale giunta cittadina in merito alle iniziative in campo sanitario.
“Sembra emergere nell’avvio di una nuova consiliatura del Comune di Siena la consapevolezza della necessità di accendere un faro sulla sanità”, si legge in un comunicato..
“In particolare concordano sulla necessità di istituire un tavolo permanente della sanità senese che sia strumento reale di confronto sulle tematiche più cogenti della sanità locale. Ad esempio le problematiche inerenti all’invecchiamento della popolazione che, seppur indice di una aspettativa di vita tra le più alte d’Europa, pongono sfide che necessitano di percorsi interaziendali comun significativo coinvolgimento dei servizi territoriali ambulatoriali per ridurre la pressione sugli ospedali. Oppure la questione dei percorsi del sistema di emergenza-urgenza e il relativo carente filtro da parte del territorio che genera un impatto gravoso sui pronto soccorso sempre più allo stremo.
Altro plauso va alla iniziativa degli stati generali della sanità che deve coinvolgere tutti gli attori della complessa organizzazione sanitaria senese. Ricordiamo che Siena e il suo territorio hanno una lunga storia vocata fornircele cure migliori al malato, che ha visto, negli ultimi decenni, fiorire eccellenze di rilievo nazionale ed internazionale e che sembra vivere un momento di crisi, i cui fattori vanno studiati ed analizzati.
La salute del cittadino si tutela anche tutelando i professionisti, garantendo condizioni di lavoro che siano rispettose della vita privata dei dipendenti, incoraggiandola vocazione professionale con sistemi equidi carriera, evitando distinzioni tra gruppi di appartenenza monitorandoli clima interno delle aziende con particolare attenzione. Se non vengono posti in essere meccanismi correttivi dell’attuale sistema, mirati ad incoraggiare e sostenere i dirigenti medici e sanitari, vedremo inostri ospedali spopolarsi dei professionisti più validi che ricercheranno lel oro soddisfazioni professionali nella sanità privata all’estero che, ancora peggio, lasceranno anzitempo l’attività professionale per manifesta sfiducia nel sistema.
È necessario che in un momento storico di grave crisi del Sistema sanitario nazionale con definanziamento pubblico e tetti dispesa sul personale ormai obsoleti, si facciano scelte coraggiose per garantire la qualità delle cure e si guardi alla sanità ed ai suoi professionisti come una risorsa e non come una spesa”, spiega una nota.