Dal consiglio comunale è arrivato un sì unanime allo schema di convenzione tra Comune e Fondazione Santa Maria della Scala per la concessione dell’omonimo complesso museale
“L’attribuzione alla Fondazione della gestione della struttura museale permetterà di attuare una proficua politica culturale complessiva, un miglioramento della qualità del servizio all’utenza con una diminuzione dei costi diretti e indiretti, così da riaffermare e sviluppare elevati standard di servizi per la collettività, esprimere e comunicare l’immagine di Siena nel mondo, nonché costruire un’opportunità di sviluppo economico, sociale e civile per l’intero territorio”, evidenziano da palazzo pubblico.
La convenzione sarà valida per 10 anni, salvo rinnovo. La Fondazione “si assume la responsabilità della conservazione, eventuale pulitura e restauro, della custodia nonché dei danni a terzi, l’intero immobile del complesso museale, compresi i beni presenti, anche quelli di rilevanza culturale, nonché i diritti di riproduzione, le attrezzature, gli impianti e gli arredi di proprietà comunale”, spiegano ancora dal Comune. ”
A questo scopo, il concessionario stipulerà apposita polizza assicurativa, rimborsata dal Comune, a copertura di tutti i danni e rischi per beni e opere del patrimonio, oggetto della concessione-continuano-. Lo stesso Comune si impegnerà a svolgere tutte le attività di manutenzione ordinaria dei beni mobili e immobili, anche quelli a rilevanza culturale, nonché a effettuare la necessaria manutenzione ordinaria e straordinaria, di concerto e in collaborazione con la Fondazione, alla quale potrà delegare gli interventi manutentivi e di restauro”.
Adesso sul Santa Maria della Scala “la Fondazione dovrà trovare sempre più forza ed autonomia – dice il sindaco Luigi De Mossi-. L’autonomia dovrà essere trovata anche sul programma artistico, sui rapporti con l’Opera della Metropolitana e Pinacoteca. Vedendo quanto accaduto anche oggi in consiglio mi pare che il percorso sia avviato ad una piena Fondazione che lavori su cultura ed eventi di questa città”.
Durante il dibattito in aula dall’opposizione ha parlato il consigliere di Per Siena Pierluigi Piccini che ha proposto, per il nuovo direttore artistico dell’Ente, “un concorso ad inviti, in modo tale da selezionare il meglio che si possa prendere dal mercato. Dobbiamo valutare le esperienze ed i curriculum. E scegliere poi chi invitare- evidenzia Piccini alla stampa presente-. Aspettiamo a parlare di una nuova era del Santa Maria della Scala. Mancano ancora molte cose – avverte. La macchina sta partendo, ma ancora non è partita. Adesso la Fondazione deve essere autonoma anche nelle sue scelte. E ad ora non lo sta facendo, ma ci sono Comune e Sigerico. Anche l’ultima mostra su Tozzi non ha avuto una pubblicità necessaria per essere diffusa e farsi conoscere. L’operazione fatta è rimasta alla fine qui: in sede locale, per pochi addetti. L’esposizione doveva essere comunicata correttamente nei percorsi artistici. E questo è il compito della Fondazione. Ma più il tempo passa e più viene perso. Anche in una funzione economica per il territorio”