“Dopo due anni di pandemia, in questo 2022 torniamo a celebrare il nostro Patrono Sant’Antonio Abate nella chiesa di San Martino, come da tradizione secolare, sempre nel rispetto delle norme anticontagio”.
Lo annuncia in una nota il provveditore della Misericordia di Siena Andrea Valboni. “Per contenere l’affollamento abbiamo deciso anche per quest’anno di aprire la nostra Festa titolare ai soli volontari e a quegli associati che sono più vicini all’ istituzione”, precisa. Le messa verrà celebrata dal cardinale e arcivescovo di Siena Augusto Paolo Lojudice e, sempre per contenere l’affollamento di persone, “non si svolgerà né la processione penitenziale né il tradizionale momento conviviale in sala maggiore” dopo la Liturgia.
“Nel corso della cerimonia religiosa verranno consegnate le vesti storiche, note anche come “la buffa”, a 17 consorelle e confratelli che hanno dimostrato nel corso degli anni un costante spirito di servizio e attaccamento all’Istituzione-dice Valboni-. Anche questa tradizione centenaria del ricevere la buffa rappresenta per tutti il momento della consapevolezza di essere parte di una comunità, che ha fatto una scelta di un percorso preciso: quella di donare una parte di sé stessi alla comunità e di portare aiuto e conforto a chi ne abbia bisogno, senza alcuna discriminazione e indipendentemente dal fatto che sia o meno un associato”.
Dopo la cerimonia in San Martino ci sarà la benedizione di alcuni mezzi acquistati negli ultimi mesi: una nuova ambulanza che verrà dedicata ai servizi della Sezione di Taverne Arbia; una monovolume per il trasporto organi, in grado di poter ospitare le nuove apparecchiature con il contributo di Onlus Senior ANPA, Associazione Cardiotrapiantati di Siena e Associazione “Un soffio di Speranza” Onlus; un pulmino per il trasporto di persone con fragilità, donata da ANCoS – Confartigianato; una utilitaria ibrida per i servizi in città donata dalle famiglie Rovai – Manenti
Inoltre, lo ricordiamo, lunedì si rinnoverà il tradizionale rito della benedizione delle stalle delle contrade.