“Dal 10 gennaio i trapianti di rene riprenderanno regolarmente all’interno della nostra Azienda. Per il breve periodo di sospensione i pazienti iscritti nel nostro centro saranno indirizzati per il trapianto a Firenze o a Pisa ma una volta dimessi verranno seguiti per il follow up dalla Aou Senese”.
Antonio Barretta, dg dell’Aous, cerca di fare chiarezza con un lungo intervento sulla situazione che coinvolge il centro trapianti di rene delle Scotte, Barretta ha precisato che la temporanea sospensione dell’attività di questa struttura “è legata a una difficoltà contingente che presto sarà superata”, ed è dovuta “al fatto che entrambi i chirurghi primi operatori non sono più attivi nella nostra azienda in quanto il responsabile di struttura, il professor Mario Carmellini, è in pensione dal 1mo novembre scorso e il dottor Andrea Collini ha vinto un concorso, sempre nel mese di novembre, di responsabile di struttura in un’altra azienda”, spiega.
Barretta ha risposto anche ad un comunicato scritto dal consigliere comunale di Forza Italia Fabio Massimo Castellani. Quest’ultimo ha osservato che, con il pensionamento di Carmellini ed il trasferimento di Collini, ” si concretizza così nel peggiore dei modi il vuoto tecnico-scientifico” dentro il centro trapianti. Castellani ha scritto ancora: “la chiusura della Chirurgia del trapianto renale e l’azzeramento della scuola senese rappresenta sicuramente una caduta di immagine per la sanità senese che non può passare inosservata per le forze politiche, sindacali ed anche per i semplici cittadini che abbiano a cuore le sorti del nostro ospedale”.
Il consigliere non si è fermato qui ed ha aggiunto: “non è comprensibile che non si sia potuto trovare un punto d’incontro Tra Università ed azienda ospedaliera per mantenere le professionalità senesi che sino ad oggi hanno caratterizzato e fatto crescere questo servizio, magari con la semplice trasformazione da universitario ad ospedaliero, in questo modo si sarebbe potuto risolvere il problema senza rischiare il salto nel buio di un concorso nazionale”.
“Pochi mesi dopo il mio insediamento, venuto a conoscenza del prossimo pensionamento del professor Carmellini, ho stipulato, nel più breve tempo possibile, con l’Università degli studi di Siena una convenzione per il reclutamento di un professore di chirurgia generale con esperienza pluriennale nel trapianto di rene. La procedura è attualmente in corso, giovedì scorso sono scaduti i termini per la presentazione delle domande, e ritengo plausibile che possa essere proclamato il vincitore nel giro di qualche settimana”, è parte della risposta di Barretta.
Il direttore generale ha inoltre assicurato che ospedale e Università “sottoscriveranno, a seguito dei preventivi passaggi negli organi di governo universitari e aziendali, una convenzione triennale per la programmazione dei concorsi universitari dell’area medica che consentirà la tempestiva sostituzione dei pensionamenti oltre che il potenziamento di alcuni ambiti strategici, fra cui, per l’appunto, quello dei trapianti”.
“Concludo precisando che, a seguito di confronto con l’Organizzazione Toscana trapianti- ha detto Barretta-, ho concordato con l’Università che la struttura di “Chirurgia trapianti di rene” rimanesse a conduzione universitaria (la norma prevede che le modifiche statutarie passino da un’intesa fra l’azienda e l’università) proprio perché possa continuare a esistere e consolidarsi una “scuola” che, in quanto tale, deve avere come finalità oltre l’assistenza sanitaria anche le fondamentali attività di ricerca e di formazione dei futuri professionisti”.