Scotte, ecco il nuovo cogeneratore, risparmi annui di 400 mila euro

Quattrocentomila euro: l’ospedale di Siena stima questo risparmio ottenuto grazie al nuovo impianto di cogenerazione, che è stato attivato oggi, e che produrrà il 26% del fabbisogno termico e il 20% del fabbisogno elettrico dell’azienda ospedaliera.

La tecnologia di ultima generazione arriva grazie alle risorse messe in campo dalla Regione che sono pari a un milione di euro. Fondi europei questi come sottolinea il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. “La Toscana ha sempre avuto a cuore il risparmio dell’energia primaria e dell’ambiente. Questo impianto è un passo avanti nell’utilizzo delle tecnologie di ultima generazione in ambito sanitario e si colloca nel più vasto piano di riqualificazione del policlinico senese”, ha detto in conferenza.

L’impianto, dicono dall’ospedale, è costituito da un cogeneratore di potenza complessiva pari a 1015 kW elettrici e 1083 kW termici. L’interfacciamento con la rete Enel avviene per mezzo di un apposito quadro di parallelo fornito dal costruttore dei cogeneratori in grado di garantire la perfetta compatibilità dell’energia elettrica autoprodotta con quella della rete ENEL. Per la parte termica l’interfacciamento avverrà con l’impianto termico tradizionale nel periodo invernale, considerando l’energia dei cogeneratori identica a quella prodotta dalle caldaie tradizionali, con cui il cogeneratore lavora in parallelo.

Per il dg delle Scotte Antonio Barretta si tratta di una misura che garantisce “maggiore efficientamento energetico e per ridurre l’impatto ambientale della nostra struttura che deve essere moderna”.

“L’attivazione di questo impianto di cogenerazione all’avanguardia si colloca nel più vasto disegno di riqualificazione strutturale e tecnologica delle Scotte, una scelta intelligente con la quale le nostre strutture ospedaliere si colorano sempre più di verde – prosegue l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini -. Le ricadute sono positive sia in termini di efficientamento energetico che di vantaggio economico e ambientale”