“Il report dei dati sull’attività chirurgica nel periodo estivo è positivo: tra luglio e agosto sono stati operati circa 4mila pazienti, 860 in più rispetto allo stesso periodo del 2020. Più ore di sala operatoria tra luglio e agosto hanno prodotto più interventi con un incremento del 19% rispetto al 2020 e del 24% rispetto al 2019”.
I dati sono stati comunicati dal direttore generale dell’Aou senese Antonio Barretta. L’ospedale Le Scotte infatti ha messo in campo un piano per abbattere le liste d’attesa per gli interventi chirurgici programmati, cresciute durante la pandemia. La road map del policlinico prevede il potenziamento dell’attività chirurgica, svolta anche il sabato, incremento delle ore di sala operatoria e ottimizzazione dei percorsi. Un’organizzazione nuova e tale da rendere “disponibile un maggior numero di ore di sala operatoria con un progressivo recupero di interventi chirurgici”, spiegano dalle Scotte. “Solo nel mese di agosto è stato fatto il 45% di ore in più rispetto al 2019 e il 34% rispetto al 2020, come ore di sala assegnate”, evidenzia Barretta.
“Durante il periodo di emergenza sanitaria-spiega il dg dell’Aous-, infatti il maggior impatto in termini di riduzione dell’attività si è verificato a carico delle attività chirurgiche con un’importante riduzione degli interventi programmati e differibili. Per questo motivo questa estate abbiamo attivato la funzione della gestione operativa, l’operation management, che si occupa delle scelte relative alla gestione dei flussi logistici e della organizzazione delle piattaforme produttive ospedaliere. E’ in corso un processo di revisione della gestione complessiva delle sale operatorie sulla base dei principali criteri di efficientamento, per massimizzare l’occupazione delle stesse ed incrementare il tempo chirurgico a disposizione per gli interventi. L’assegnazione delle sedute – prosegue Barretta – a cadenza mensile, viene confermata settimanalmente e monitorata da parte del team gestione operativa per ottimizzare l’utilizzo delle ore evitando sforamenti o ritardi nell’avvio delle sedute”.
“Sul 4 lotto -continua Barretta – è stata concentrata tutta l’attività chirurgia che riguarda donna e bambino, che veniva fatta in altre sale, in modo da ottimizzare i percorsi e creare un contesto di maggior appropriatezza. L’attività chirurgica oncologica della mammella, quella oncologica oculistica e otorinolaringoiatria pediatrica è stata effettuata nel lotto IV con percorso di riorganizzazione iniziato a luglio e completato a settembre. Anche l’accordo con la clinica Rugani ha avuto un importante ruolo nell’abbattimento delle liste di attesa, infatti, ogni settimana riusciamo a realizzare in questa struttura circa 50 prestazioni di chirurgia ambulatoriale che, se realizzate nelle nostre sale, sottrarrebbero spazi a interventi chirurgici più importanti”
Le ore in sala operatoria, tra luglio e agosto 2021, sono state 6900, +110 rispetto al 2020 e + 1300 rispetto al 2019. “E’ significativo – conclude Barretta – l’incremento dell’attività di chirurgia generale che, rispetto al 2020, ha realizzato il 18% di interventi in più e l’area di neurochirurgia e maxillo-facciale che ha realizzato il 23% in più rispetto al 2020, e il blocco oculistico ha effettuato il 10% in più. Gli interventi ortopedici hanno realizzato un 15% in più. Da una parte abbiamo quindi assegnato più ore di sala per operare di più, dall’altra abbiamo cambiato l’organizzazione e agito su percorsi specifici, per migliorare gli aspetti qualitativi. C’è sicuramente ancora molto da fare ma grazie alla disponibilità dei professionisti e al lavoro di squadra proseguiremo verso un miglioramento continuo delle nostre attività. Voglio perciò ringraziare tutti i nostri professionisti che hanno compreso, anche durante lo sforzo pandemico, l’importanza di dare ai pazienti risposte che attendevano da tempo”