Dal ministero dei Trasporti sono pronti i sette decreti per finanziare le Autorità di Distretto per ventuno interventi in tutta Italia sulle grandi dighe, di cui quattro di progettazione per il completamento o per la nuova realizzazione e dodici per gli interventi di interconnessione o di nuovo utilizzo di strutture già esistenti.
E tra questi interventi è compresa anche la diga di San Piero in Campo sull’Orcia. A darne notizia in un comunicato è lo stesso dicastero di Villa Patrizi che inoltre ha fatto sapere che il finanziamento complessivo supererà i 19 milioni di euro. Le misure messe in campo serviranno per contrastare la crisi idrica e la siccità.
Sul caso dell’invaso, ed in particolare sul recente studio di fattibilità da un milione di euro che riguarda l’invaso stesso, oggi ha parlato Fabio Zappalorti, direttore del Consorzio di Bonifica della Toscana del Sud.
“Parte della diga è stata lasciata alle intemperie da anni-ha affermato-. Ecco perché abbiamo dato l’input all’Autorità di bacino del nostro distretto di procedere con uno studio di fattibilità tecnica: bisogna capire se la struttura di San Piero in Campo possa avere un’effettiva utilità visto che, rispetto a quarant’anni fa, stiamo vivendo l’epoca dei cambiamenti climatici, con l’invaso che potrebbe rimanere a secco con l’acqua. Occorre inoltre aggiornare le informazioni sulla diga, visto che sono vecchie di decenni”, ha aggiunto.
Coldiretti Siena invece, per affrontare le temperature della prossima estate, gradirebbe una politica che si basi sulla realizzazione di laghetti collinari e fontoni in prossimità dei campi agricoli.
“Stavamo ragionando da tempo con l’Anbi su questo – ha detto il direttore dell’associazione Simone Solfanelli -. Adesso vorremo capire di cosa si tratti questo studio di fattibilità, anche se mi chiedo quanti laghetti artificiali avremmo potuto fare con un milione di euro”.