“Da anni il tema della sicurezza e dei continui lavori sull’Autopalio è all’ordine del giorno e riguarda la vita quotidiana di residenti, pendolari, lavoratori e turisti. Ma da mesi la situazione ha davvero compiuto un salto di qualità in negativo per lavori fermi, usura dell’infrastruttura, nuove criticità e chiusura di vari tratti. Governo e Anas devono dare risposte e intervenire quanto prima poiché questa arteria, su cui ogni giorno transitano circa 25 mila automobilisti, è fondamentale per lo sviluppo della Toscana del sud”.
Queste parole sono esattamente di due anni fa. Nel luglio 2019, infatti – accogliendo la protesta di 9 sindaci del territorio senese e fiorentino, stremati dalle condizioni in cui già allora versava la Siena-Firenze – l’onorevole Susanna Cenni (PD) presentava un’interrogazione agli allora Ministri dei Trasporti, dell’Economia e dell’Interno.
Da anni, d’altronde, il Ministero delle Infrastrutture si è pronunciato sulla necessità di programmare una manutenzione ordinaria e straordinaria dell’intero tratto e sulla opportunità di coinvolgere le istituzioni territoriali e il tessuto economico e produttivo locale.
Nonostante queste intenzioni, tuttavia, nei giorni scorsi Anas ha aperto nuovi cantieri senza un coordinamento preventivo con gli enti locali e, anche in virtù della concomitanza con i cantieri allo svincolo autostradale aperti da Autostrade, i sindaci del territorio, i pendolari, le imprese di trasporti – dal Chianti alla Valdelsa – si sono trovati nuovamente nel caos, senza avere modo né tempo di avvertire le comunità e cercare di attenuare i problemi di traffico.
Accogliendo il loro allarme, dunque, l’onorevole Cenni ha scritto una lettera al Ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, e ai vertici di Anas rinnovando la richiesta di un rapido intervento per risolvere le gravi criticità che stanno interessando l’Autopalio e per promuovere rapidamente un incontro istituzionale sul tema della sicurezza e dell’ammodernamento di questo asse fondamentale per la viabilità della Toscana.
“Non è in discussione – afferma la deputata PD – la necessità di avviare cantieri per garantire la sicurezza, ma piuttosto una modalità di gestione della rete autostradale che non tiene conto minimamente del ruolo e delle competenze degli enti locali e dei disagi creati all’utenza”