Enti pubblici e privati che favoriscono la riduzione degli affitti, da parte dei proprietari di immobili ad uso commerciale, per le attività che sono state e che sono colpite dalla crisi economica dovuta alla pandemia da covid.
Si pone questo obiettivo il protocollo d’intesa che è stato siglato dai comuni di Siena e San Gimignano, la prefettura, la provincia, la camera di commercio, ordine dei commercialisti ed esperti contabili di Siena e sezioni locali di associazioni di categoria come Confesercenti, Cna, Confcommercio, Confartigianato, Fiaip, Ance e Uppi. Nel sottolineare l’importanza della firma odierna il sindaco di Siena Luigi De Mossi ha evidenziato “la forte collaborazione tra l’amministrazione comunale e le istituzioni cittadine”.
Per De Mossi è stato fatto: “un passo in avanti per tutelare coloro che a causa dell’emergenza Covid hanno dovuto far fronte a lunghe chiusure dei propri esercizi commerciali. Ci auspichiamo inoltre di trovare delle soluzioni concrete in merito alla detassazione, non solo in riferimento all’Imu, per i proprietari degli immobili commerciali”. Il protocollo, il cui tavolo operativo è istituito alla prefettura di Siena, durerà due anni ed è aperto all’adesione di altri soggetti pubblici e privati che si riconoscano nelle sue finalità e che siano in grado di fornire un contributo coordinato alla loro realizzazione. “La collaborazione tra istituzioni pubbliche e private – spiegano gli assessori Fazzi e Tirelli – dovrebbe cercare di favorire la creazione di percorsi virtuosi per cercare di venire incontro a tutti quei settori che sono stati particolarmente colpiti dalla crisi economica”.
Interviene anche il sindaco di San Gimignano: “Era il settembre scorso quando, capofila San Gimignano con il Presidente della Provincia Franceschelli, a nome di 28 sindaci senesi – prosegue Marrucci – scrivemmo al Prefetto per la proposta di protocollo per la riparametrazione degli affitti commerciali. Sapevamo infatti, anche grazie al rapporto costante con le categorie e gli esercenti, che la crisi avrebbe colpito duro e che le realtà di pregio come le nostre potevano essere le più esposte- dice-. Oggi abbiamo uno strumento in più, che prima non c’era, per trovare soluzioni di cooperazione tra locatori e locatari, in un quadro di regole condivise, preordinate e volte alla tutela dei reciproci interessi, per la tenuta economica e sociale delle nostre realtà commerciali”.
Ancora Marruci: “Siamo consapevoli che non sia la soluzione al problema degli affitti, per i quali, oltre allo strumento messo in campo con il protocollo, continuiamo a batterci con lo Stato per una profonda revisione della normativa nazionale, che è ormai datata e inadeguata, affinché si affermino strumenti automatici di revisione in caso di eventi straordinari e che il credito di imposta sia posto a carico di entrambi i soggetti”.