Viene introdotto un consiglio d’amministrazione, che si sostituisce il consiglio direttivo, ed il sindaco designa la nomina direttore artistico e direttore amministrativo. Porterebbe a questi risultati la modifica dello statuto del Siena Jazz che è stata approvata oggi in consiglio comunale.
L’atto
L’approvazione dell’atto dà il via alla modifica di 14 articoli (ci dovrà essere la ratifica dell’assemblea dell’associazione ndr.). “Questo provvedimento cambia l’impianto statutario con norme più precise”, così l’assessore al bilancio Luciano Fazzi introduce la proposta di delibera aggiungendo che “il riassetto degli organi che sottolinea il contributo del Comune e che le modifiche statutarie si muovono nella logica di snellire l’Ente”.
Come dicevamo viene introdotto l’organo del Cda composto da sei membri del Comune di Siena, uno dell’associazione Jazzistica senese, uno della provincia e un membro della Regione. Un composizione che garantisce a palazzo Pubblico un ampio margine di manovra all’interno dell’istituto. Hanno fatto discutere l’aula anche gli articolo 10 e 11 che definiscono le nomine del direttore artistico e amministrativo del Siena Jazz: le due cariche, che avranno una durata di 4 anni, vengono designate dal sindaco di Siena dopo una fase di pubblicizzazione e di raccolta di candidature con valutazione del curriculum vitae . Successivamente il cda nominerà i due direttori (Prima la nomina era di competenza del consiglio direttivo ndr)
All’articolo 3 si legge che il Siena Jazz opererà anche come associazione di terzo settore mentre l’articolo 5 ne definisce gli organi e le strutture che non hanno diritto di voto in cda: saranno “strutture” dell’associazione il direttore artistico e il direttore amministrativo.
L’assemblea dei soci avrà il potere di nomina e revoca del Cda e del collegio dei sindaci revisori, approva il bilancio consuntivo, delibera sulla responsabilità dei componenti degli organi sociali e promuove azioni di responsabilità nei loro confronti, sull’esclusione degli associati(quando ha la competenza ndr.), sullo scioglimento. la trasformazione, la fusione o la scissione dell’associazione.
Con la delibera approvata dal Comune di Siena si stravolge l’organizzazione del Siena Jazz. Oltre a un’allargamento del consiglio di amministrazione, passa nelle mani del sindaco il potere di nominare il direttore artistico e revocarne la nomina su ‘richiesta motivata’. Il direttore artistico, che fino adesso rappresentava una figura giuridica e autonoma all’interno dell’Istituto musicale sarà giudizio imprescindibile del primo cittadino. Questa decisione potrebbe portare ad alcuni problemi di tipo istituzionale con il ministero dell’Università, figura che garantisce la correttezza dello statuto del Siena Jazz. Se il Ministero ritenesse l’atto del Comune illegittimo potrebbe provvedere alla revoca del titolo accademico del Siena Jazz
Le reazioni dell’aula
Dalla maggioranza non prende parola nessuno durante la discussione dell’atto mentre dura è la reazione dei gruppi dell’opposizione, contrari alla delibera. Il primo a parlare è Pierluigi Piccini, Per Siena: “nel nuovo statuto si evidenziano alcune illegittimità, lo statuto ai due ministeri competenti per capire meglio”. Mentre cita i vari articoli Piccini ricorda che: “il sindaco non è socio e mai potrebbe avere ingerenze all’interno dell’associazione e che solo i soci possono richiedere la revoca del direttore artistico e dell’amministrativo” ed ancora “potrebbe arrivare inoltre la revoca ministeriale dell’accreditamento come istituto di Alta formazione artistica, musicale e coreutica: nel nuovo statuto il direttore artistico si prefigura come struttura e non come organo”.
Gli fa eco Alessandro Masi, Pd: “In tre sedute della commissione affari generali non si è capito il perché della modifica. Non si capisce se vengono salvaguardati i principi di autonomia e condivisione” del Siena Jazz. Masi ha evidenziato che “la proposta parte dal comune di Siena ma deve essere condivisa con altri soci” e che “questi sono enti di formazione superiore che devono avere una governance comunitaria ed il principio dell’indipendenza deve essere basilare” , ma per Masi il problema è che “il direttore artistico diventa una struttura e viene inserito in un casellario gerarchico”.
“Ho il timore che le nostre valutazioni cadano nel vuoto: lo svolgimento dei lavori è solo un’azione notarile che sminuisce il ruolo di dibattito del consiglio diventato mero esecutore delle dichiarazioni del sindaco e della giunta”, così Bruno Valentini, consigliere Pd, si rivolge alla maggioranza. “Temo che assisteremo al funerale del Siena Jazz come è ora. Il Comune si arroga il diritto di essere più uguale degli altri e viene restaurato un pensiero unico combattuto dalla maggioranza in campagna elettorale”, conclude
“I tuttologi facciano osservazioni giuridicamente appropriate”, lo ha detto il sindaco di Siena Luigi De Mossi rispondendo alle accuse dell’opposizione riguardo alla modifica dello statuto del Siena Jazz
MC