Lavoratori del legno, della terracotta e del ferro, gioiellieri, tessitori. Nel territorio della diocesi di Siena Colle Val d’Elsa Montalcino si riscoprono e valorizzano gli antichi mestieri e si creano nuove opportunità per i più giovani.
Questo grazie a “Cantiere dei mestieri”, iniziativa promossa da Acli e Fap di Siena insieme alla Pastorale sociale e del lavoro dell’Arcidiocesi e all’Arcidiocesi stessa. L’assenza di lavoro per i giovani e il rischio della scomparsa di alcuni tipi di artigianato sono i due problemi che gli enti vogliono affrontare.
Da qui la scelta di dare vita ad un corso rivolto ad un gruppo di venticinque giovani, tra i 16 e i 35 anni, che seguiranno le lezioni, teoriche e pratiche, di cinque esperti dal mese di gennaio. Così, grazie all’esperienza messa in campo dai propri insegnanti, i ragazzi avranno una visione a trecentosessanta gradi su questi settori. A conclusione del percorso inoltre è prevista una lezione di marketing. Le iscrizioni partiranno il 15 novembre e si concluderanno il 15 dicembre.
“Così aiutiamo i giovani a sviluppare un processo di consapevolezza su quelle che sono le proprie potenzialità e a scoprire le loro doti e mettiamo in campo un piano di difesa verso le Antiche maestranze”, spiegano gli organizzatori. “La fantasia deve stare in prima linea in queste situazioni di estrema criticità”, esordisce così l’Arcivescovo di Siena, il cardinale Augusto Paolo Lojudice. “La nostra è un occasione per salvare una cultura che rischia di perdersi: quella delle piccole botteghe. Questa nostra proposta non vuole rappresentare la soluzione di tutti i problemi ma se qualcuno riesce a fare un passo avanti saremo comunque soddisfatti. Speriamo di poter piantare quindi un piccolo seme nel mondo del lavoro”, ha proseguito.
L’iniziativa “Cantiere dei mestieri” sarà la protagonista della seconda edizione senese di “Cantiere generiamo lavoro”(il progetto nazionale partì qualche anno prima da Roma e fu proprio voluto dall’allora vescovo ausiliare Lojudice, ndr) , un itinerario formativo e informativo che si pone l’obiettivo di rimettere al centro il lavoro dignitoso quale perno di cittadinanza e sviluppo integrale della persona e di fornire ai ragazzi un kit che faciliti il loro ingresso nel mondo del lavoro e così affrontare con maggiore sicurezza il proprio futuro professionale in un tempo in cui questo risulta particolarmente difficile . “Oltre agli artigiani stiamo collaborando anche con alcune cantine e con produttori caseari”, afferma Enrico Fiori, presidente delle Acli di Siena.
“Ai ragazzi non troviamo subito lavoro ma garantiamo una formazione per trovare più facilmente la propria strada. Non ci concentreremo solo su Siena città ma anche su realtà importanti della provincia- continua- Crediamo sia necessaria la partecipazione della Fap, visto che la nostra idea società non è a compartimenti stagni e crediamo nel dialogo tra diverse generazioni, tra piccoli e anziani”.
Per Piero Morini, responsabile della Pastorale sociale e del lavoro dell’Arcidiocesi, “ l’attenzione verso i giovani deve essere un elemento guida, dopo la pandemia. Non possiamo lasciarli ad affrontare le difficoltà create dagli adulti-sottolinea-. Serve dunque un patto generazionale e di solidarietà. E in una città come la nostra, affezionata dalla tradizione, dobbiamo trasmettere certi valori: quindi dobbiamo saper tramandare le nostre arti per far continuare la nostra storia”.
Per le iscrizioni mandare una mail a cantieredeimestieri@gmail.com o contattando lo 0577281232