Toscana

Siena, gli studenti del Piccolomini conoscono la storie delle vittime civili di guerra

Si è svolto nella mattinata di mercoledì 1 giugno, presso i locali del seminario di Montarioso che ospita attualmente alcune classi del Liceo Piccolomini, un incontro tra la classe V C dell’Istituto, l’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra e l’Università di Siena.

L’occasione era il riconoscimento della partecipazione al concorso nazionale “Capire la guerra dalla voce delle vittime civili di ieri e di oggi”, bandito dall’Associazione nello scorso autunno e a cui hanno partecipato due studentesse del Piccolomini, Sara Conte e Adele Perinti, con un elaborato testuale che racconta una storia familiare di resistenza civile al nazismo nella Germania di Hitler. Ha aperto l’incontro Aldo Ierardi, presidente provinciale di Siena e regionale dell’Anvcg, che ha presentato la storia e le attività dell’Associazione, ricordando le tante vittime di guerra purtroppo mietute in particolare in Italia durante l’ultimo conflitto mondiale, e raccontando anche la drammatica vicenda che lo ha personalmente coinvolto, essendo egli stesso una vittima civile.

Hanno quindi portato i propri saluti e l’apprezzamento per l’organizzazione dell’evento la dirigente scolastica, Professoressa Sandra Fontani, e il prof. David Busato, docente di Italiano e Storia del Liceo, che ha seguito e incoraggiato il progetto fin dai primordi. È quindi intervenuto Filippo Masina, storico dell’Università di Siena, che sta attualmente conducendo una ricerca sull’archivio storico dell’Anvcg (ricerca diretta dal prof. Nicola Labanca, dello stesso ateneo senese). Masina ha illustrato agli studenti la propria attività di ricerca, sottolineando come lo scavo archivistico consenta di far riemergere le storie, purtroppo molto dolorose, delle vittime civili: numerosissime e, per questo, spesso ridotte a un numero, che seppur spaventoso fa perdere la soggettività della loro vicenda e il dramma vissuto da milioni di famiglie italiane nel 1940-45 (senza mai dimenticare, ovviamente, le vittime di altre nazionalità e quelle odierne). È invece proprio la ricerca storica, che l’Anvcg ha voluto con forza supportare negli ultimi anni, a consentire di riportare alla luce un tema enorme ma ancora poco conosciuto.

L’incontro è terminato con gli auguri di miglior fortuna ai ragazzi e alle ragazze della classe per l’imminente esame di Stato e per il loro futuro, con la promessa di organizzare altre iniziative simili in futuro.

marco crimi

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