“Noi firmatari di questo appello siamo consapevoli che l’invecchiamento non è una malattia, ma un’esperienza, unica per ciascuno, comune a moltissimi e condivisa con i propri cari. Per questo motivo ci impegniamo perché questa esperienza possa essere vissuta da tutti nel modo migliore, facendo leva sulle risorse e le opportunità di ciascuno e sulla solidarietà della comunità. Chiediamo quindi a tutti i responsabili della programmazione politica dei servizi agli anziani di riconoscere, rispettare ed applicare nella loro attività i seguenti principi e valori, in cui ci riconosciamo come persone… Chiediamo inoltre a tutti coloro che, come noi desiderano poter invecchiare bene, di unirsi a questo nostro appello.”….
E’ stata lanciata questa mattina in tutta la Toscana la campagna di raccolta firme per il progetto “Insieme per Invecchiare bene”. Una sorta di decalogo di doveri che le aziende pubbliche di servizi alla persona sottoscrivo e si impegnano a perseguire nell’attività quotidiana che le porti ad essere protagoniste attive nell’erogazione di servizi alla terza età. Il lancio è avvenuto all’interno della Casa di Riposo in Campansi gestita dalla A.S.P. Città di Siena dove erano presenti i rappresentanti delle 30 aziende pubbliche della Toscana. Primo firmatario del documento è stato l’ex pallanuotista del “Settebello” Leonardo Sottani, un giovane sportivo di 38 anni, attuale allenatore della Rari Nantes Florentia, nato a Figline Valdarno. “Condivido questo progetto e lo sottoscrivo perché sono convinto che ogni persona deve dare il proprio contributo. È vero, sono un giovane allenatore e la mia squadra ha una media di 22 anni, ma credo che non si debba vedere il mondo degli anziani come lontano, spesso ci sono esperienze dirette in famiglia e ognuno deve impegnarsi a dare il proprio contributo in termini di assistenza e di solidarietà.” A fare gli onori di casa il presidente della A.S.P. Città di Siena Pierluigi Corsi insieme al Presidente dell’A.re.T. A.S.P. Fabio Diana. Tra i messaggi di adesione arrivati anche quello dell’allenatore del Siena Calcio Giuseppe Sannino, del Presidente Onorario della Federazione Ciclistica Italiana Alfredo Martini, del Presidente dell’ABI Giuseppe Mussari, dei rappresentanti della Mens Sana Basket. “L’Associazione regionale sta prendendo di nuovo coscienza di sé e capisce l’importanza di fare rete, per essere protagonisti attivi nell’erogazione di servizi alla persona – ha dichiarato Diana – Dobbiamo parlare in termini di Comunità, che comprende tutti, dai neonati agli anziani. Solo così può funzionare.”
Dopo le firme dei presidenti e dei direttori delle A.S.P. Toscane, la campagna sarà aperta a tutti i cittadini che potranno sottoscriverla anche tramite un sito che sarà a disposizione per tutto il 2012, “Anno Europeo dell’invecchiamento attivo”.
I CONTENUTI
L’invecchiamento non è una malattia. E’ questo il principio base condiviso da tutti i firmatari del documento dal titolo “Insieme per invecchiare bene”. Si tratta di una dichiarazione d’intenti precisa e puntuale sulle politiche di assistenza agli anziani. È il primo atto ufficiale scaturito dal protocollo d’intesa tra l’Associazione Regionale Enti di Assistenza del Friuli Venezia Giulia, l’Associazione Regionale delle Aziende Pubbliche di Servizi alla Persona della Toscana e l’Unione Provinciale Istituti per Anziani del Trentino. In questo percorso si sono poi inserite l’A.R.P.A. dell’Alto Adige e l’U.R.I.P.A. del Veneto.
L’obiettivo di questo percorso, è quello di rivendicare un ruolo attivo nel processo di rimodulazione dei servizi, per offrire alle comunità locali sistemi di presa in carico efficienti, efficaci, sostenibili e tesi all’accompagnamento dell’anzianità in una logica preventiva e non ripartitiva, perché con il supporto e la vicinanza della comunità, tutti possano davvero invecchiare bene.
“Insieme per invecchiare bene” è un appello in otto punti che le associazioni regionali promuoveranno a più livelli, cercando adesioni anche di personaggi pubblici del mondo dello spettacolo e dello sport che nei loro rispettivi “palcoscenici” promuovano il messaggio che insieme si può invecchiare bene. Tra i principi cardine ribaditi nel documento, quello che i servizi per gli anziani e per l’invecchiamento sono un bene pubblico primario in una società civile, che devono essere accessibili a tutti secondo criteri di equità. Uno sguardo attento è rivolto anche ai non autosufficienti che hanno diritto ad un supporto e ad un’assistenza globale e individualizzata. Le associazioni firmatarie si impegnano poi a promuovere la cooperazione tra le diverse generazioni e gli scambi di esperienze e di cultura.
Le strutture, semiresidenziali e residenziali, non devono essere considerate dei depositi, ma luoghi positivi e attivi, ambienti protetti dove recuperare la propria vitalità e favorire le capacità di relazione.
La presentazione del documento e la sottoscrizione da parte dei Presidenti di A.R.E.T. A.S.P., U.P.I.P.A, A.R.E.A., A.R.P.A. E U.R.I.P.A. è avvenuta in ottobre a Trento, a margine del Seminario su “Creare Valore … la responsabilità sociale nelle strutture residenziali per anziani”. E’ stato solo l’inizio di un lungo percorso volto a coinvolgere le rispettive Comunità nella promozione della qualità della vita e del benessere della persona. Oggi questo documento viene sottoscritto da tutte e trenta le Aziende Pubbliche di Servizi alla Persona della Toscana. Il documento ha ricevuto anche l’appoggio morale e fattivo di alcuni personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo come il, il Presidente della Federazione Ciclistica Italiana Alfredo Martini, il GM della Mens Sana Basket
Il messaggio inviato da Alfredo Martini: “Il mondo dello sport non può che essere al fianco di questa concezione dell’universo della terza età. L’essere anziano non significa essere malato, è una condizione di vita che può essere migliore o peggiore e questo dipende molto da uno stile di vita corretto, che gli atleti imparano fin da giovani come regola per ottenere risultati e che si portano dietro per tutta la vita. Le istituzioni, gli enti pubblici sono al fianco degli anziani, ma non basta, devono fare di più soprattutto pensare a coloro che non hanno accanto una rete familiare che li sostiene, perché un anziano solo si avvilisce nella mente prima e nel corpo di conseguenza. Grazie da parte mia a tutti coloro che con passione si occupano di questi temi che sembrano lontani, ma che in realtà riguardano tutti noi.”