Il 5 luglio 1799, nella tarda serata, i pochi soldati francesi restati in città, dopo i moti controrivoluzionari del Viva Maria che da Arezzo erano entrati a Siena il 28 giugno, abbandonano senza alcuna resistenza la Fortezza, dove si sono rifugiati da alcuni giorni. Il generale francese Ballet aveva chiesto ed ottenuto una tregua di trentasei ore, ma non gli resta che uscire frettolosamente da Siena per prendere la strada di Lucca. Un periodo terribile per Siena, con la cittadinanza che sta faticosamente cercando di riprendersi dopo il terremoto dell’anno precedente. E così come peraltro era già successo nel 1798, anche il tradizionale Palio del 2 luglio non viene corso.
Si legge nelle cronache: “Il 2 Luglio non fù corso il Paglio in questo giorno benché approvato dal Generale Francese Guttier e dal Commissario del Governo Francese Minate residente in Firenze per la Repubblica Francese, ma il Comandante di questa piazza di Siena Giuseppe Bellet, non voleva che gli individui delle contrade portassero i fiocchi delle loro contrade al cappello, ma il suddetto Comandante veduti i fiocchi ai cappelli dei geniali delle contrade di già estratte, e di quelle che correvano d’obligo, in Camullia scese dal suo verroccino [calesse] e frustò il figlio di Bartolomeo Mognaini mercante perché aveva il fiocco della sua contrada della Selva al cappello; onde la Municipalità di Siena soppresse il detto Paglio ad altro miglior tempo, benché fosse fatto il deposito dai Sigg. della Festa alla Visitazione di Maria Santissima di Provenzano; In occasione di detta approvazione di corsa non si vollero, che corressero la Torre, e Giraffa simbolo della bandiera Toscana, la Tartuca per esser no imperiale, l’Aquila per essere l’arme del Imperatori d’Austria, onde queste quattro contrade furono tolte dal bossolo del estrazione perché le medesime non correvano di obligo e furono surrogate altre in loro luogo”.
Il Palio del 2 luglio viene recuperato ad agosto con le Contrade che avrebbero dovuto disputare quello di luglio e viene usato lo stesso drappellone. Trionfa la Contrada del Nicchio con Mattia Marzi detto Mattio sul baio scuro del Mugnaini.
Maura Martellucci
Roberto Cresti