Cittadini, professionisti, associazioni di categoria, sindacati e il mondo associativo sono tutti inviatati lunedì 21 novembre al teatro Mascagni, ore 17, alla presentazione del progetto di piano, cui contenuti sono già consultabile nel sito internet del Comune di Chiusi, in una sezione visibile già nell’home page. Corre veloce dunque la macchina comunale, grazie alla caparbietà di un sindaco, Stefano Scaramelli, che sta mantenendo le promesse di un’adozione entro un anno dall’assunzione del suo mandato. Così, ad appena cinque mesi di attività della giunta e a nemmeno cinquanta giorni dalla presentazione delle ipotesi di dimensionamento, il Comune annuncia questa nuova, importante assemblea, proprio per illustrare il progetto, con la presenza oltre a quella degli amministratori comunali e al sindaco, dei tecnici che finora hanno lavorato al piano. Massima trasparenza e volontà di informazione, dunque, ma anche di partecipazione. In questi giorni il sindaco ha preso parte a varie iniziative pubbliche, nella quali non sono mancati momenti di discussione e di proposta. Ora il progetto è pronto, non solo per una presentazione pubblica ma anche per un’adozione nel consiglio comunale entro dicembre. Subito dopo, il progetto ufficiale sarà oggetto di ulteriori confronti ed eventuali integrazioni, sulla base delle proposte dei vari soggetti interessati ai contenuti, compresi semplici cittadini. Poi, entro i primi mesi dell’anno, si dovrebbe arrivare all’approvazione vera e propria. A quel punto, Chiusi avrà il suo nuovo piano strutturale addirittura in anticipo rispetto a quanto promesso in campagna elettorale da Scaramelli, che ha tutta l’intenzione di rispettare i patti presi con gli elettori. “In particolar modo – osserva – su questo fondamentale aspetto che riguarda il futuro di Chiusi e dei suoi abitanti, pensando a modelli di sviluppo sociale, economico, non solo urbanistico. Per questo c’è stato un impegno personale del sindaco, e una priorità data al Piano strutturale. Confido – aggiunge Scaramelli – nella massima presenza a questa iniziativa, perché questo importante progetto sia frutto di un lavoro collettivo, espressione di una comunità coesa”.