Venerdì si comincia con un inedito Paolo Hendel nei panni di un improbabile Molière, che accetta l’invito alla trasmissione televisiva A sua insaputa. Convinto di partecipare ad una serata celebrativa, questo buffo Molière non sa ancora che quel programma, una specie di serata d’onore surreale che ospita personaggi illustri del passato e del futuro, diventerà ben presto un processo alla sua vita, alle sue opere e alle sue idiosincrasie. Una soave e sadica conduttrice chiamerà in causa bizzarri opinionisti e giornalisti con nomi desueti come Argante, Alceste e Tartufo che gli sproloquiano i testi delle sue commedie e gli si rivoltano contro, massacrando le sue opere con interpretazioni pretestuose. Un processo televisivo al limite del paradossale, condito di finti buoni sentimenti e malcelate ipocrisie, in cui Molière dovrà difendersi dai personaggi da lui stesso creati e dalla mefistofelica presentatrice in un tourbillon di equivoci e fraintendimenti comici, per giungere infine all’amara conclusione che l’ipocrisia oggi è un vizio di moda, e quando un vizio diventa moda, non è più un vizio, ma una virtù. Molière a sua insaputa è di Leo Muscato e Paolo Hendel, che si sono ispirati al grande commediografo e attore teatrale francese. La regia è di Leo Muscato. Altri interpreti sono Maria Pilar Pèrez Aspa, Laura Pozone e Mauro Parrinello.
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