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L’infanzia di Poggibonsi in una pubblicazione regionale

L’esperienza dei nidi e della scuola dell’infanzia di Poggibonsi rientrano tra gli esempi positivi e significativi della Regione Toscana. La recente pubblicazione della Regione, realizzata con il centro regionale di documentazione per l’infanzia e l’adolescenza e con l’Istituto degli Innocenti, indica infatti nel percorso poggibonsese un esempio da seguire.

 

“Un ulteriore riconoscimento – spiega l’assessore all’Istruzione del Comune di Poggibonsi Serena Cortecci – che ci fa piacere e che rappresenta un segnale importante verso tutta la città, verso i bambini, le famiglie, verso il coordinamento pedagogico e gli educatori, e verso tutti qui soggetti che a vario titolo intervengo nel sistema educativo. Un sistema che è stato scelto come modello per la sua capacità di coniugare la crescita numerica con la ricerca della qualità. Poggibonsi ha una storia importante sui servizi all’infanzia, in cui si è sempre scelto di investire e che rappresentano una esperienza significativa che arricchisce tutta la comunità”.

 

Il libro, dal titolo “L’approccio toscano all’educazione della prima infanzia” è curato da Aldo Fortunati ed Enzo Catarsi ed ospita una presentazione del Vicepresidente della Regione ed assessore all’Istruzione Stella Targetti. Un intero capitolo è dedicato alla nostra città e s’intitola “Dal nido alla scuola primaria: documentare il curricolo 0-6” dove l’esperienza poggibonsese è raccontata da Antonella Darliano, responsabile documentazione del coordinamento pedagogico del comune di Poggibonsi.

 

Nel testo dell’articolo si fa riferimento alla struttura di coordinamento pedagogico comunale e si elencano i servizi che la città offre: 7 servizi da 0 a 3 anni, 5 nidi e 2 centri gioco educativi (3 pubblici e 4 privati), una percentuale del 30,67% dell’utenza potenziale, 2 scuole dell’infanzia comunali per complessivi 200 posti ed un soddisfacimento della domanda del 98%. La Darliano spiega che il progetto è costruito come un percorso di acquisizione di un linguaggio comune e una comune di idea di cosa fossero il bambino e le istituzioni scolastiche, in questo senso sono tre le prospettive per la comunità: una delle famiglie, una dei bambini ed una degli educatori. Tre poi le dimensioni d’incontro e di relazione: il tavolo istituzionale di progettazione, il curricolo, la didattica e gli appuntamenti.

 

 

 

Katiuscia Vaselli

Nata nel cuore di Siena, giornalista e contradaiola fervente. Ora Capo-redattorice di Siena News e Presidentessa di Dinamo Digitale.

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Katiuscia Vaselli
Tags: Poggibonsi

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