Il 4 settembre 1960 si corre il dodicesimo Palio straordinario del XX secolo. Dedicato, logicamente ai 700 anni dalla vittoria di Montaperti (ma anche ai Giochi Olimpici di Roma) questo Palio, vinto dalla Civetta, decreta lo strapotere di Uberta de Mores e la classe di Giuseppe Gentili detto Ciancone. L’accoppiata, capitanata da Giorgio Bardini, parte prima e mantiene questa posizione fino al bandierino. Secondo arriva il Leocorno che dopo questa Carriera rompe tutti i rapporti con la Civetta, per la verità già inaspriti da qualche tempo. Una vittoria così schiacciante esalta i civettini che hanno l’occasione di rispondere agli sfottò lecaioli seguiti allo straordinario del settembre 1954.
Già durante la Carriera dell’agosto del 1947, comunque, il comportamento in corsa del fantino del Leocorno, molto legato alla Civetta per la quale aveva vinto nello straordinario del maggio di quello stesso anno, scontenta i contradaioli del Leocorno, e prendono avvio da qui screzi con l’altra contrada. Così, quando il Leocorno trionfa nello straordinario del 1954 non vengono risparmiati pesanti sfottò alla Civetta, che, negli stornelli dei vittoriosi, era ridotta a “barbagianni”. La Civetta si prende la sua rivIncita proprio dopo il Palio di questo 4 settembre 1960, in particolare creano polemiche alcuni cartelli in cui viene irrisa l’insegna della Contrada di Pantaneto e da questa data nasce la più “giovane” rivalità tra Contrade. Tornando alla “cronaca” della Carriera ricordiamo che l’estrazione delle dieci Contrade partecipanti al Palio avviene il 21 agosto, di fronte ad una Piazza gremita come non mai.
Il 1°settembre sono assegnati i cavalli e il Palio viene corso alla presenza di importanti personalità, tra cui la principessa Maria Pia di Savoia con il marito Alessandro, che dopo la corsa visitano la sede della Contrada vittoriosa. Si racconta che molti civettini aspettassero l’esito della corsa nel Castellaree tra di essi c’era anche Messinella, una nota contradaiola che aveva stretto un patto con Sant’Antonio: nell’accendergli il grosso cero propiziatorio (lo faceva ad ogni Carriera) si era rivolta all’effigie del Santo, mormorando: “Senti, Sant’Antonio, stavolta te l’ho rimesso, ma se si perde per me resti al buio! “. Sant’Antonio l’ascoltò. Il giro d’onore in città viene effettuato il 10 settembre, perché il giorno successivo al Palio piove a dirotto e il maltempo funesta anche domenica 9 ottobre giorno della Cena della Vittoria. I Civettini, infatti, sono costretti ad effettuarla all’interno del garage Bardini (giorgio Bandini era il capitano vittorioso). Il drappellone, dipinto da Aldo Marzi, venne benedetto in San Cristoforo e lì, la Contrada vittoriosa cantò il Te Deum di ringraziamento perchè in quella chiesa i senesi decisero di scendere in battaglia contro i nemici della libertà. Anche il Palio del 2 luglio 2010 è stato dedicato al 750° anniversario della battaglia di Montaperti ed il bellissimo drappellone realizzato da Ali Hassoun è nel museo della Contrada della Selva. “Pillole quotidiane di storia senese” .
Roberto Cresti
Maura Martellucci