E’ da un po’ di tempo che i Carabinieri della Compagnia di Montepulciano hanno focalizzato la loro attenzione sui luoghi di ritrovo dei giovani dei centri della Val di Chiana per contrastare lo spaccio di droga. E tra le varie località una delle più interessanti da questo punto di vista è proprio Chiusi, data non solo la sua posizione strategica di confine tra Umbria e Toscana, ma anche la presenza nel suo territorio di un importante scalo ferroviario e del casello della A1.
In questo contesto, durante i serrati controlli eseguiti in tutta l’area, nel tratto di strada che dalla frazione Macciano conduce verso Chianciano Terme, una pattuglia del Nucleo Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Montepulciano fermava e ispezionava il veicolo di D.L, un 40 enne incensurato originario della provincia di Caserta ma da tempo domiciliato a Chianciano Terme, il cui palese nervosismo aveva dato modo ai militari di sospettare che nascondesse qualcosa d’illecito. L’intuizione dei militari diveniva certezza nel momento in cui controllando un borsone trovavano oltre 600 grammi di hashish, già suddiviso in tavolette che, immesso sul mercato, avrebbe fruttato almeno 6500 euro. Immediata scattava la perquisizione presso il domicilio dell’uomo, che portava al rinvenimento di un bilancino di precisione e di materiale per il confezionamento della sostanza stessa.
A quel punto, fugato ogni dubbio, per l’uomo si aprivano le porte del carcere di Siena.
I carabinieri stanno ora vagliando tutte le ipotesi per accertare se questo sia un episodio isolato, oppure se – magari anche sfruttando eventuali contatti con elementi della criminalità della sua terra d’origine – l’uomo sia diventato un vero e proprio corriere della droga, trovando un modo tutto suo per “sbarcare il lunario”.