Sabato prossimo, 18 novembre, l’Opera della Metropolitana di Siena con l’Arcidiocesi di Siena, Colle di Val d’Elsa e Montalcino, organizza una giornata speciale per dare risalto alle celebrazioni del triduo si svolgono ogni anno in Duomo per l’anniversario liturgico della dedicazione della Cattedrale di Siena, avvenuta secondo la tradizione alla presenza di Papa Alessandro III, al secolo Rolando Bandinelli, il 18 novembre 1179. Per l’occasione sarà esposto anche lo stendardo recante lo stemma del Papa senese.
Quest’anno, ricorrendo il VI centenario del Concilio Generale Pavia – Siena (1423 – 1424), la giornata inizierà alle 11, all’interno delle sale del Museo dell’Opera, con una conferenza tenuta da Michele Pellegrini, docente del Dipartimento di scienze storiche e dei beni culturali dell’università degli Studi di Siena, dal titolo “Aptam pro Concilio celebrando”. La cattedrale di Siena e il Concilio generale del 1423: una città e una chiesa al crocevia della cristianità del Rinascimento.
“Seicento anni fa – dice il professor Pellegrini – tra il principio di luglio del 1423 e l’inizio di marzo del 1424 Siena e la sua cattedrale ospitarono un concilio generale. La cristianità latina era appena uscita da un lungo scisma: l’unità della chiesa, s’era difatti ricomposta solo cinque anni prima, al concilio di Costanza (1417-18), con la deposizione o la forzata abdicazione dei tre papi che sino ad allora si erano contesi l’obbedienza delle nazioni cristiane e con l’elezione unanime di un nuovo papa, Martino V. Uno dei decreti di Costanza, disponendo la convocazione periodica del concilio generale, fissava appunto di lì a cinque anni la celebrazione della successiva assise. Apertosi come previsto a Pavia nella tarda primavera del 1423, il nuovo concilio stentò lì a decollare, per cui già nell’estate si decise di trasferire l’assemblea dalla città del dominio visconteo, appunto, a Siena, dichiarata “città libera, sicura ed idonea” ad accogliere l’evento”.
“Sulla cattedrale senese di Santa Maria – continua Michele Pellegrini – che ospitò le solenni sessioni generali e i lavori dei presidenti, conversero dunque molte e diverse aspettative: quelle concrete della città e del suo ceto dirigente, quelle terrene dei potenti del mondo, quelle spirituali di quanti attendevano dal concilio l’auspicata riforma della chiesa in capite et membris e il coronamento della ritrovata unità della chiesa con l’unione della cristianità greca a quella latina”.
“Il concilio generale di Pavia–Siena – conclude Pellegrini – non compreso dalla memoria del cattolicesimo romano nel novero dei suoi concili ecumenici, era lungamente rimasto in secondo piano nell’attenzione degli storici. Solo sul finire degli anni Sessanta del Novecento, nel quadro del rinnovato interesse per la Storia dei Concili prodottosi sulla scia del Vaticano II, all’evento conciliare del 1423 aveva infine dedicato uno studio attento, basato su una prima capillare ricognizione delle fonti, Monsignor Walter Brandmueller, che fu allora ed è poi rimasto una delle anime di quella rinnovata attenzione alla Konziliengeschichte”.
Consapevole del rilievo di quelle vicende nella storia della cattedrale e della città, proprio il prof. Giovanni Minnucci, oggi Rettore dell’Opera della Metropolitana, contribuì meritoriamente nell’anno 2005 alla presentazione della traduzione italiana del lavoro di Brandmüller.
In sinergia con le università, la Fabbriceria senese torna dunque a sostenere il progresso della ricerca storica su quegli eventi che plasmarono il patrimonio che essa gestisce e conserva. Al tempo stesso essa favorisce le occasioni di restituzione alla collettività dei risultati di quella ricerca, come avverrà nella conferenza che il mattino del 18 novembre, al museo dell’Opera, aprirà le celebrazioni nel giorno in cui la Chiesa senese celebra l’annuale solennità della dedicazione della Cattedrale.
La giornata si concluderà alle 18:00 all’interno della Cattedrale di Siena con la Solenne Celebrazione eucaristica presieduta da S.E. Augusto Paolo Card. Lojudice, Arcivescovo di Siena – Colle di Val d’Elsa – Montalcino e Vescovo di Montepulciano – Chiusi – Pienza. La celebrazione sarà animata dal coro del Liceo Musicale ‘E.S. Piccolomini’. La cittadinanza è invitata a partecipare.
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