Sono arrivati anche i carabinieri per verificare la situazione al Santa Maria della Scala durante una giornata a dir poco imbarazzante. Una giornata che segna la sconfitta per l’intera città, una battaglia che andrà verosimilmente avanti a lungo a suon di carte bollate, pec, avvocati, aule di tribunali. A perdere, oggi, non sono tanto Opera laboratori o il Comune quanto i cittadini e i progetti culturali della città. Da domani – lo aveva dichiarato il presidente di SiGeRiCo Massimo Castagnini a Siena News- “la neonata partecipata è pronta a entrare, prendere posto, staccare biglietti” (Con il supporto di Cooplat e Itinera, precedenti mandatari della RTI la cui capogruppo era Opera Laboratori ndr.). Formalmente potrà essere così, in sostanza il Pellegrinaio delle Donne accoglierà eventualmente i turisti svuotato di ogni materiale. E non è certo una bella immagine. Dall’altra parte Opera Laboratori proseguirà il proprio lavoro come ha sempre fatto per il Complesso monumentale del Duomo. Ma sarà stata costretta ad abbandonare quel progetto Acropoli di Siena che negli ultimi 5 anni aveva portato un grandissimo numero di visitatori e di lustro alla città
Katiuscia Vaselli
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