Il 9 marzo 1332 nasce (secondo la tradizione) Andrea Vanni, pittore (registrato nel “Breve de’ pittori senesi” del 1356) ma anche abile uomo politico del suo tempo, impegnato in molti aspetti della vita pubblica senese.
Figlio di Vanni d’Andrea e di Giacoma di Nannuccio, è documentato dal 1353 al 1413. Esegue vari lavori di pittura in Cattedrale e, dal 1379, per l’ospedale di Santa Maria della Scala, poi nella chiesa di San Martino e in San Francesco. La notevole pittorica, nella sua vita, si intreccia a quella politica.
É gonfaloniere del terzo di San Martino nel 1371, rettore dell’Opera del Duomo nel 1376, capitano del popolo nel 1379, provveditore di Biccherna. Esegue varie ambascerie: viene inviato ad Avignone presso Gregorio XI, a Firenze, in maremma e a Napoli presso Urbano VI. É discepolo di Santa Caterina, della quale restano tre lettere a lui dirette (una molto bella sul senso di giustizia, indirizzata a Vanni quando era Capitano del Popolo: “E però io, con desiderio di vederla in voi e mantenerla nella città nostra, reggerla e governarla con ordine, dissi che io desideravo di vedervi giusto e vero governatore”) e la devozione del pittore ben si esprime nell’affresco “Santa Caterina e una devota”, per la cappella delle Volte in San Domenico, eseguito intorno al 1390 e ritenuto il più veridico ritratto della futura santa conosciuta personalmente dal pittore.
Maura Martellucci
Roberto Cresti