A quarant’anni dal grande “Progetto Etruschi” del 1985, la Regione Toscana torna a riflettere sul ruolo dei musei locali e sul rapporto tra patrimonio archeologico, istituzioni e comunità. Se ne è discusso oggi al convegno “Musei locali e territorio. 40 anni dopo il Progetto Etruschi”, organizzato da Regione Toscana, Anci Toscana e AMAT nella sede della Presidenza della Regione.
La giornata ha messo al centro la funzione strategica dei musei civici come presidi culturali, luoghi di identità e partecipazione, e motori di valorizzazione dei territori. Nel corso dei lavori sono intervenuti istituzioni, esperti e amministratori, dalle Soprintendenze al Museo Archeologico Nazionale di Firenze, fino ad Anci Toscana e alla Fondazione Musei Senesi.
Il presidente Eugenio Giani ha richiamato il valore identitario della civiltà etrusca per la Toscana: “La civiltà etrusca rappresenta il Dna culturale della nostra regione. Gli Etruschi sono i nostri veri antenati”, ha affermato. Giani ha poi annunciato la volontà di riproporre un “Anno degli Etruschi” nel 2029, a 2500 anni dalla massima espansione della loro civiltà. “Sarà l’occasione per grandi mostre e iniziative in tutta la Toscana, con un percorso da costruire nei prossimi quattro anni”.
L’assessora alla cultura Cristina Manetti ha sottolineato come il Progetto Etruschi abbia cambiato il paradigma della gestione del patrimonio archeologico: “Non solo conservazione, ma valorizzazione che coinvolge il territorio e non solo gli studiosi. Dobbiamo riscoprire le nostre radici e allo stesso tempo proiettarci nel futuro». Da qui il rilancio di nuove iniziative che percorreranno l’intera regione”.
Nel corso del convegno si è discusso di gestione museale, normativa, governance, risorse e professioni, oltre che del ruolo sociale dei musei. Ampio spazio è stato dedicato al rapporto con le comunità, al volontariato, alla partecipazione e alle esperienze di musei inclusivi e collaborativi.
La giornata si è chiusa con interventi dedicati alla valorizzazione del patrimonio etrusco, tra cui il ricordo di Adriano Maggiani, una riflessione sul racconto museale di Paolo Giulierini, la presentazione del portale regionale “Archeologia degli Etruschi” e i nuovi virtual tour dei musei toscani curati da AMAT.