Si è conclusa con la presentazione del Bilancio sociale 2011 e del volume “Palazzo Paolozzi in Via Porsenna: dalla famiglia alla Banca Valdichiana”, la “Giornata del Socio” che il CdA e la direzione della Banca di credito cooperativo con sede a Chiusi hanno voluto dedicare, sabato 30 giugno, ai propri soci. “E’ stata una giornata importante – ha sottolineato la presidente Mara Moretti a conclusione – che ha confermato e reso ancora più forte il legame con la nostra compagine sociale, ponendo al centro, valori quali la relazionalità, l’ascolto, la condivisione.” La giornata è stata significativa anche perché ha consentito ai quasi 400 soci presenti a Chiusi (provenienti da tutta l’area di competenza della Banca, compresa tra le province di Siena, Arezzo e Perugia) di scoprire e fruire dei tesori della cittadina etrusca. “Abbiamo voluto – ha spiegato il direttore Fulvio Benicchi – che i nostri soci potessero non solo ammirare il grande patrimonio storico archeologico di Chiusi attraverso visite guidate, ma si rendessero conto anche di quanto i contributi di Banca Valdichiana sono stati importanti per una comunità come quella chiusina e di quanto possono esserlo per ogni territorio in cui è presente.” Anche per questo motivo, dopo le visite ai musei e il pranzo in ristoranti e terzieri chiusini, la Banca ha voluto presentare in dettaglio ai soci il “Bilancio sociale o di missione” relativo al 2011: “un documento molto importante – ha spiegato il vicepresidente Carlo Capeglioni – in quanto evidenzia il valore creato dalla BCC nel proprio territorio di competenza attraverso contributi a istituzioni, comuni, scuole e alle tante associazioni che operano nel settore della cultura, dello sport, del sociale e del volontariato: un valore magari non direttamente tangibile ma che è parte fondamentale del benessere di un territorio e di una comunità.” Nell’ultimo decennio, Banca Valdichiana ha dato al proprio territorio di competenza contributi per 12,5 milioni di euro. Ed è in coerenza con tale principio – di contribuire al benessere non solo economico della comunità – che la BCC, a due anni dal trasferimento della propria sede a Chiusi Città, ha voluto realizzare uno studio sul palazzo storico che la ospita, dal titolo “Palazzo Paolozzi in Via Porsenna: dalla famiglia a Banca Valdichiana”. Il libro è stato presentato il 30 giugno dal suo curatore, Marco Ciampolini, professore all’Accademia di Belle arti di Carrara, a conclusione della giornata, dopo che i soci avevano avuto la possibilità di visitare ed ammirare la sede stessa. “Si tratta di un palazzo signorile cinquecentesco – ha spiegato Ciampolini – che presenta molti motivi di interesse ma in particolare i soffitti affrescati che rappresentano esempi di diversi stili decorativi ottocenteschi, tutti interessanti”. Per lo più di scuola senese, il palazzo presenta anche due affreschi di Antonio Castelletti da Paciano. Il volume si completa con interventi di altri autori – Severino Mignoni, Giovanni Mignoni, Roberto Sanchini, Mauro Lamioni e Laura Terziani – che hanno approfondito vari aspetti legati alla famiglia e al palazzo, completando l’opera di ricostruzione storica e restituzione alla comunità di parte del suo passato.