Per ora, anche a Siena, la catechesi rimane in presenza e per la messa non verrà chiesto il green pass. La Diocesi senese sceglie di seguire le linee generali ed anche quanto dettato dalla Conferenza episcopale italiana. I vescovi ieri si sono incontrati ed hanno stabilito le nuove misure per contrastare la diffusione del contagio del coronavirus.
In un documento la Cei ha chiesto “prudenza, senso di responsabilità e rispetto delle indicazioni utili a contenere l’epidemia” e successivamente ha indicato alcune nuove regole. Per le celebrazioni liturgiche, come detto “non è richiesto il green Pass, ma mascherine, distanziamento tra i banchi, niente scambio della pace con la stretta di mano, acquasantiere vuote2. I vescovi ammoniscono: “Occorre rispettare accuratamente quanto previsto, in particolar modo: siano tenute scrupolosamente le distanze prescritte; sia messo a disposizione il gel igienizzante; siano igienizzate tutte le superfici (panche, sedie, maniglie…) dopo ogni celebrazione”. Il protocollo della conferenza non specifica una tipologia specifica di mascherine ma raccomanda di usare le Ffp2 per “l’elevato potere filtrante”. L’uso delle FFP2 ” è obbligatorio per Legge per alcune situazioni. Si consiglia l’utilizzo anche per tutte le attività organizzate da enti ecclesiastici”, proseguono i vescovi che aggiungono: “può essere opportuno che le parrocchie tengano alcune mascherine FFP2 di scorta da far utilizzare a chi ne fosse sprovvisto o l’abbia rotta, sporca o eccessivamente usurata”.
Si passa al catechesimo: anche qui viene raccomandato l’uso della FFP2 per i giovani e per gli operatori(catechisti, animatori ed educatori). I ragazzi in ““sorveglianza con testing” non potranno partecipare “pur risultando negativo al primo test, fino all’esito negativo del secondo test da effettuarsi cinque giorni dopo il primo”, fanno sapere dalla Cei. Infine ci sono l’obbligo vaccinale e il green pass rafforzato: “Dal 1mo febbraio 2022 è stato introdotto l’obbligo vaccinale per tutto il personale universitario, senza limiti di età. Ne consegue che il personale delle Facoltà teologiche e degli istituti di scienze religiose nonché i docenti dei corsi curriculari nei Seminari sono tenuti a possedere il Green Pass rafforzato a partire dal 1mo febbraio 2022. Le modalità di controllo sono le stesse fino ad ora attuate per il green pass base”, dicono i vescovi.
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