A Montalcino una vendemmia ‘all’antica’, piogge e caldo fanno tornare la raccolta ai tempi canonici

Per Montalcino è un inatteso ritorno al passato: dopo anni di vendemmia anticipata in questo 2024 la città è tornata a tempi più tradizionali, con le uve che sono raccolte in questi giorni nella zona sud del Comune, mentre per quella a nord si dovrà aspettare inizio ottobre. “Ed invece sembrava precoce – afferma Giacomo Neri, titolare dell’azienda Casanova di Neri –  perché arrivato in anticipo il germogliamento delle gemme. Poi però abbiamo avuto un giugno piovoso, un luglio con temperature abbastanza normali ed un agosto molto caldo. Un mese questo che ha fatto si che le piante e le viti si siano un po’ fermate, per poi ripartire con l’abbassamento delle temperature”. Ad affermarlo è Giacomo Neri, titolare dell’azienda Casanova di Neri, che si è detto fiducioso sulla qualità dell’annata: “Ma dobbiamo vedere cosa uscirà fuori stasera quando le uve arriveranno in cantina. Nei vigneti a nord est di Montalcino invece dovremo attendere ancora qualche settimana. Non ci resta quindi che incrociare le dita e sperare di avere un andamento stagionale che permetta di avere uve mature e in perfetto equilibrio”. Anche dalle uve poi ci si aspettano determinate caratteristiche: “La quantità e la qualità dei tannini sulla buccia dovrebbe essere molto buona e ricca. Un po’ indietro invece il rapporto tra zuccheri e acidità. Così potremmo avere dei vini con una buona quantità di tannini, di polifenoli ed una gradazione non così alta”.

MC