A Natale non si raccoglie solo silenzio e preghiera all’Eremo di Lecceto: si raccoglie anche il sostegno necessario per salvare un edificio che rischia di cedere.
La celebrazione della notte di Natale all’Eremo di Lecceto, tradizionalmente animata dai cori delle monache agostiniane e molto partecipata dai fedeli, quest’anno assume dunque un significato ulteriore. Accanto al valore spirituale, l’appuntamento, che si terrà il 24 dicembre alle 22.20, diventa occasione per rinnovare l’invito rivolto nei mesi scorsi alla cittadinanza: “Restaura lo scrigno, custodisci il tesoro!”, la campagna lanciata per mettere in sicurezza una parte fondamentale del complesso monastico.
Un primo risultato importante è già stato raggiunto grazie al contributo della Fondazione Monte dei Paschi, che nell’ambito del bando Let’s Art! 2025 ha stanziato 25mila euro, a fronte del reperimento di una somma equivalente da parte della comunità beneficiaria. Un obiettivo che le monache sono riuscite a centrare grazie alla generosità di numerosi benefattori.
«Una cifra per noi importante, che ha richiesto un grande impegno – sottolinea la priora, Madre Sara Maria Cozzolongo – ma che è stata raggiunta grazie alla vicinanza concreta di tante persone e al sostegno della Fondazione, che ringraziamo sentitamente».
Si tratta però solo di un primo passo. Le risorse raccolte coprono infatti soltanto uno stralcio del progetto complessivo, necessario a contrastare il progressivo deterioramento dell’Eremo, definito dal suo antico motto “attrattiva di santità”. Da oltre cinquant’anni la comunità monastica, composta da undici sorelle, custodisce questo luogo con il supporto della città, della Diocesi e di numerosi sostenitori.
L’ultimo intervento strutturale rilevante risale ai primi anni Duemila, con il restauro della torre quattrocentesca. Oggi, però, il tempo impone nuovi lavori.
Per un contributo, bonifico sul CC intestato a: Monastero delle Suore Agostiniane di S. Maria degli Angeli, Banco Popolare IT83U0503414200000000000599. Causale: Restaura lo scrigno.
