Quaranta metri di schiacciata con la finocchiona per festeggiare quarant’anni di attività da norcino. Giulio Gambassi – c’è forse qualcuno che non conosce uno degli storici macellai della provincia di Siena? – comprò a Poggibonsi la sua prima bottega negli anni’70 nel Vicolo San Gregorio, accanto alla Chiesa Collegiata, si è trasferito poi in piazza Rosselli ed rimasto l’unico macellaio nel centro del comune valdelsano. Da allora la famiglia Gambassi con l’azienda Terra di Siena Salumi, di strada ne ha fatta davvero tanta. Rimasta fedele ai principi di artigianalità e delle genuinità dei suoi prodotti tipici ha saputo far apprezzare le eccellenze dell’arte norcina anche all’estero. Il figlio, in particolare, sta seguendo con successo l’attività negli Stati Uniti.
Quest’anno l’azienda spegne 40 candeline. Lo farà sabato 7 settembre alle 17.30 a Piazza Rosselli insieme a tutti i poggibonsesi, legati alla loro città e alle tradizioni del centro storico e ad una schiacciata riempita con Finocchiona Igp lunga 40 metri in bella mostra lungo tutta Piazza Rosselli. Un evento da guinness dei record che è inserito all’interno del fine settimana di Sabaraccando, organizzato dall’Associazione Via Maestra. Un motivo ancora più nobile per partecipare riguarda la beneficenza. Perché la famiglia Gambassi ha scelto di donare l’intero ricavato di questa giornata all’Ail, Associazione Italiana contro le Leucemie-Linfomi e Mieloma. Ma sarà anche l’occasione per inaugurare il restyling della storica bottega di Piazza Rosselli, ringraziare i propri clienti ed incontrare vecchi personaggi storici di Poggibonsi. A suggellare questi ricordi di una memoria storica che riguarda tutta la città una mostra fotografica dal titolo : “Poggibonsi… Tra storie di ciccia e cicciai” curata da Marco Panti dell’Associazione Storica Poggibonsese ASTOP.
Chi compra da un artigiano, si dice, non compra solo qualcosa ma piuttosto compra una passione, un momento di vita di una persona fatto di sacrifici e di ore dedicate, con fatica, alla realizzazione di un’arte.
E’ proprio il caso di dire che per l’arte norcina non c’è migliore definizione.
E Giulio incarna esattamente questo, le ore spese a massaggiare con le proprie mani sapienti i prosciutti per i suoi clienti che cerca di coccolare e accontentare come fossero figlioli. Le sue grandi mani raccontano il lavoro di una vita, raccontano la cura per i suini allevati nell’azienda di famiglia, raccontano i sacrifici, raccontano la voglia di avere le mani in pasta per lavorare il salame e preservarne i profumi tramandati dalle vecchie generazioni contadine.
Una tradizione che continua per la famiglia Gambassi e che merita di essere festeggiata insieme a tutti voi.