Conferimento rifiuti, prime infrazioni rilevate dalle fotocamere: sei mesi di operatività del sistema, hanno portato ad oltre venti verbali elevati al termine della necessaria e articolata procedura.
Sono oltre venti i verbali elevati per lo scorretto conferimento dei rifiuti grazie alle fotocamere. Sono passati circa sei mesi dall’attivazione della sorveglianza ai cassonetti di Poggibonsi e questo è il primo bilancio.
“Uno strumento di controllo che abbiamo messo in campo, insieme ad altri, per contrastare certi errati comportamenti – dice il primo cittadino David Bussagli – Fondamentale resta l’attenzione e il senso civico dei cittadini perché il controllo sociale è l’arma più potente che abbiamo. Altrettanto fondamentale lavorare su informazione e sensibilizzazione”.
I controlli attraverso le fotocamere ambientali (tre) in dotazione alla Polizia Municipale sono iniziati nella seconda metà di gennaio. Dopo l’acquisto delle fotocamere, avvenuto con un contributo da parte di ATO Toscana Sud, è stato necessario operare una revisione del regolamento in materia di videosorveglianza.
Le fotocamere sono installate in postazioni individuate dalla Polizia Municipale in base a segnalazioni pervenute e a riscontri diretti. Si tratta di strumenti di tipo ‘mobile’ ovvero che ruotano proprio per meglio assolvere alla funzione dissuasiva per cui sono stati voluti e installati. In questa prima fase di attività sono stati 22 i verbali elevati al termine della necessaria e articolata attività di indagine che parte dalle immagini registrate.
La verifica dei fotogrammi deve infatti essere accertata in contraddittorio con i potenziali trasgressori per potersi poi trasformare in effettiva sanzione. Per cui per ciascun evento registrato vengono visionati i fotogrammi ed in caso di rilevamento, una volta abbinato il comportamento ad una persona fisica, viene contestata la violazione riscontrata dando prova dell’avvenuto accertamento.
Fra le altre azioni attivate sul territorio per arginare l’errato conferimento dei rifiuti si ricorda la funzione degli Ispettori Ambientali (personale formato da Sei). La loro attività resta prevalentemente tesa a monitorare e sensibilizzare, sebbene dopo una prima fase esclusivamente informativa ne sia seguita una anche sanzionatoria.
Da una relazione di Sei Toscana che confronta il 2016 con il 2015 proprio in relazione all’attività degli Ispettori, è emerso un trend in diminuzione per gli interventi per ritiro di abbandoni dei rifiuti ingombranti (da 982 a 489), mentre è cresciuto il ritiro a domicilio degli stessi (da 1925 a 2055).
“Terremo sotto controllo la situazione anche a livello di dati – dice Bussagli – perché cogliamo segnali di miglioramento ma l’attenzione resta alta. Le fotocamere stanno svolgendo la loro funzione ed è importante lavorare su tutti i fronti proprio per rispondere più efficacemente ai tanti cittadini attenti e che mettono in pratica comportamenti corretti. Cittadini che ringraziamo per le segnalazioni e per promuovere con il loro comportamento il senso civico delle persone”.