Siena

A quarantadue anni dalla morte Monteroni d’Arbia ricorda Giuseppe Savastano ed Euro Tarsilli

È fissata per la mattina di venerdì 19 gennaio a Monteroni d’Arbia la celebrazione del 42esimo anniversario dell’uccisione dei Carabinieri Euro Tarsilli e Giuseppe Savastano, avvenuta il 21 gennaio 1982 per mano di alcuni terroristi di Prima Linea. L’appuntamento, organizzato dal Comune di Monteroni d’Arbia e dal Comando provinciale Carabinieri Siena, si aprirà alle ore 11 con la Santa Messa nella Chiesa dei Santissimi Giusto e Donato e continuerà alle ore 12 con la deposizione delle corone di alloro presso il Monumento dedicato alla memoria dei due Carabinieri, insigniti della Croce al Valor Militare. La celebrazione vedrà la presenza, fra gli altri, del sindaco di Monteroni d’Arbia, Gabriele Berni, del Comandante provinciale dei Carabinieri di Siena, Colonnello Angelo Pitocco, e degli alunni della scuola secondaria di primo grado “R. Fucini” di Monteroni d’Arbia.

Il tragico evento. II 21 gennaio 1982, dopo aver compiuto una rapina alla periferia di Siena, sette appartenenti all’organizzazione terroristica Prima Linea salirono su un autobus della linea Siena – Montalcino che venne fermato a Monteroni d’Arbia per un posto di blocco dei Carabinieri. Seguì una sparatoria in cui rimasero uccisi i Carabinieri Euro Tarsilli e Giuseppe Savastano, oltre al terrorista Lucio di Giacomo, colpito a morte dal Maresciallo Augusto Barna, che rimase gravemente ferito nel conflitto a fuoco. Gli altri terroristi riuscirono a fuggire ma furono catturati e condannati poco tempo dopo.

“Il ricordo di questo tragico evento che ha segnato il nostro territorio in anni molto difficili per la storia italiana – afferma il sindaco di Monteroni d’Arbia, Gabriele Berni – è un dovere imprescindibile che rinnoviamo ogni anno con grande forza, come istituzioni e come cittadini. Monteroni d’Arbia non dimenticherà mai la memoria del sacrificio dei Carabinieri Euro Tarsilli e Giuseppe Savastano e del ferimento del Maresciallo Augusto Barna, colpiti mentre svolgevano un servizio a tutela della nostra comunità guidati dai valori di libertà, democrazia, rispetto reciproco e delle istituzioni. Il loro ricordo, insieme ai loro valori civili, vivrà sempre su questo territorio attraverso queste celebrazioni e iniziative con le scuole, dove si formano i cittadini del futuro”.

marco crimi

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